martedì 27 luglio 2010

Kyoto Saratoga



"Welcome to the Fantastic World of Handcraft Lures"



























Mi fa molto piacere parlare di questa produzione di artificiali, di queste creazioni artigianali. Prima di tutto per la grande qualità e in secondo luogo perchè come ho scritto poco tempo fa, ho trovato nel fondatore della Kyoto Saratoga, Ryuji Kumagai una persona disponibile e gentile, che mi ha dedicato del tempo e ha cercato di spiegarmi bene cosa significa la costruzione di esche artigianali in Giappone.

La kyoto Saratoga prende il nome da due grandi passioni del maestro Ryuji.


La Saratoga Race Course, una gara di cavalli che si svolge a New York, grande passione del costruttore Giapponese. La seconda passione a cui si rifà il nome è il Gulf Saratoga (Scleropages jardinii) chiamato anche Australian Pearl Arowana, un pesce d’acqua dolce nat

ivo dell’Australia e della Nuova Guinea.



































Ryuji Kumagai inizia a costruire artificiali all'età di 13 anni, il suo primo artificiale, come quello di di tanti altri che iniziano a interessarsi a questo mondo, è un popper ma lui stesso ammette che non fu niente di che.

Ryujii si diploma e diventa un costruttore di chitarre elettriche la musica e la pesca sono le sue grandi passioni, ai tempi quando non suonava il basso con il suo gruppo (She mean) passava il suo tempo nel famoso Lago Biwa che ai tempi era il regno del black bass (se è famoso ora non voglio immaginare prima). La voglia di costruire e ideare nuove esche nasce da due problematiche, la prima dal gran numero di artificiali persi, la seconda dalla concezione molto più tecnica che per certi spot non esistevano lures adatte. Il concetto base della scuola Giapponese è quello di creare artificiali per determinate condizioni e per determinate azioni di pesca, un concetto che rende la pesca con gli artificiali, assimilabile alla costruzione delle esche nel Fly Fishing, dove è basilare l'osservazione dell'ambiente, " l'artificiale deve essere concepito in base a tutte le variabili presenti nello spot" (Un concetto che per primo dimentico spesso, acquistando prodotti ideati per realtà differenti da quelle in cui vivo ma io sono un feticista/collezionista con seri disturbi perciò non faccio testo).


Un incontro cambierà la sua carriera, la conoscenza del Maestro Kato handbuilder degli artificiali Native, Ryuji impara molto da lui e quando realizza la Kyoei March , artificiale molto originale, il suo maestro capisce che ora che Ryuji prenda la sua strada. Inizia cosi la sua avventura con la Kyoto Saratoga. un incontro cambierà la sua carriera, la conoscenza del Maestro kato handbuilder degli artificiali Native, Ryujii impara molto da lui e quando realizza la Kyoei March, artificiale molto originale, il suo Maestro capisce che ora che Ryuji prenda la sua strada. Inizia cosi la sua avventura con la Kyoto Saratoga. Ecco Appunto la Kyoei March che prende il nome da un famoso cavallo da corsa









































































































Tutte le Creazioni del Maestro Ryuji sono curate nei minimi particolari, la realizzazione di questi artificiali non segue le regole di mercato ma è frutto di sperimentazioni e come si può vedere le soluzioni spesso si discostano molto da quelle viste nella grande produzione.

Per utilizzare una metafora che riprende la sua grande passione, qua abbiamo a che fare con un cavallo di razza!!!

Ho avuto il privilegio di poter visionare dei nuovi prototipi non ancora in produzione, spero ben presto di poterli far vedere anche a voi.


Artista completo Ryuji si dedica oltre che alla costruzione e alla musica anche alla pittura come potete vedere nel suo sito




http://www.kyoto.zaq.ne.jp/saratoga/

























































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