venerdì 28 ottobre 2011

Assist YOKUBARI: Illumìna i pesciolini

Chissà cosa vedono loro là in fondo.. Gli studi in questo senso non sono avanzatissimi e mentre noi ci distruggiamo economicamente acquistando tutti i colori di ogni artificiale nella convinzione che serva averceli, magari loro in acqua percepiscono tutt'altro rispetto a quello che noi crediamo.. Di certo questa incertezza è maggior quanto più si scende in profondità dato che la luce diventa sempre più scarsa ed i pochi bagliori che filtrano sempre più importanti per farsi avvistare dai predatori..

Così, se è vero che nell'inchiku abbiamo osservato che differenti pesci reagiscono in maniera diversa davanti ad artificiali colorati preferendo il glitter piuttosto che gli artificiali "matti", quelli neutri e via dicendo, è anche vero che forse un aiuto fosforescente anche sull'assist, oltre che le classiche parti luminose dei jig, non è detto che guasti o risulti del tutto infruttuoso.


Ci hanno pensato i progettisti della SHINTOWA, marchio giapponese per la pesca sportiva noto forse più per gli artificiali "Aquarius Design" bellissimi ed ormai introvabili jerkettini come quello sopra, adorati dalla regina in acque calme e particolarmente basse.

Nasce quinti un assist dal lungo e luminoso gambo, YOKUBARI, che funziona con il classica sistema della carica solare per poi mantenere la luminosità acquisita circa un paio di minuti, giusto il tempo di una "cala" trasmettendo in profondità dei bagliori simili a quelli provocati dalle squame di un pescetto in movimento..

Almeno così si spera.. :)

giovedì 27 ottobre 2011

Real BlackFin Part2

And The Winners is................



Concluso il concorso della DUO o il DUO 500 come ormai sarebbe più facile chiamarlo, le risposte arrivate al quartiere generale giapponese sono state tante, ma nessuno è riuscito a indovinare i 33 artificiali presenti nella scritta in tre sono riusciti a indovinarne ben 30, il grosso problema o la difficoltà maggiore del contest era nella presenza del Tide Vib 65 artificiale che ancora non è in vendita e che quindi solo i veri feticisti hanno indovinato questo :)


La Risposta corretta è la seguente 

D: Tide Minnow Lipless Slim ; Tide Minnow Slim 175 ; Tide Minnow 175 Flyer ; Rough Trail 130s 
     U: Tide Minnow Slim 120 Flyer ; Tide Vib Slim 140 ;Tide Minnow Slim 120; Grace Minnow Elena 110
            O: TW Bivi ; TW Toto 42 ; Beach Walker 120MD ; Bay Ruf Manic 115 ; TW Ebikko ; TW Pocopoco ; Tide Minnow 90s ; Realis Pencil 110
5: Bay Ruf Manic 115 ; Bay Ruf S-80 ; Terrif DC9 Bullet ; Bay Ruf V-90 ; Larus Minnow 80/24
0: Press Bait Fusion Slim ; TW Yurameki ; MOAB; D-Squid ; Realis Crank 48SR、Tide Vib 65
             0: Realis Vibration 62 ; Realis Vibration 68 ; Press Bait 85 ; Press Bait Kamuy; Press 
Bait 105 HD ; Beach Walker 110s
Questi i nomi dei Fortunati e bravi Vincitori




Huinari Bumiddin-Malaysia
Nicola Travaglio-Italy
Daniele Bagaggli-Italy


Fa piacere vedere che due su tre sono pescatori Italiani, siamo proprio Maniaci, Onore ai vincitori. ma cosa ancora più interessante e che vista la grande partecipazione al concorso DUO ha deciso di organizzare un altro contest che partirà il 1 di Novembre, quindi consiglio a tutti di tenere d'occhio il canale Facebook DUO

mercoledì 26 ottobre 2011

The Hook,The Hook, The Hook Is On Fireeeee

The Fishing Hip Hop Musik




Ho sempre avuto una passione per la Musica Rap, sin da quando ero "giovine" ricordo che tutto inizio con una musicassetta dei Run DMC, amavo quel disco e ricordo di essere riuscito a consumare quel terribile e odioso supporto musicale, oggi nel mio solito giro sul corroborante MoldyChum trovo questa notizia molto interessante, il soggetto è Prof Mike Morazzini, un giovane  insegnate  di Biologia di Milford con due passioni la Pesca Sportiva e la musica Rap, questo Professore che in tanti di noi avremmo voluto avere, ha recentemente rilasciato un CD con 12 track dal Titolo "Angler Talk"che potete trovare come vedete  in vendita su Itunes


In "Angler Talk", la canzone che da il titolo all'album se state attenti potete trovare un testo con termini che per noi Anglers sono pane quotidiano, "ANgler Anxiety" invece prende spunto dall'ansia che colpisce Mr Mike quando non riesce ad andare a pesca per troppo tempo, ma ci sono molti pezzi interessanti come "Take a Cast" di cui vedete il video qua sotto


Mc Morazzini ha delle qualità non indifferenti sia come Rapper che come Angler visto le prede nei suoi video, finalmente si potrebbero vedere dei video di pesca con una musica adeguata! 
Gustatevi questo altro pezzo 


Beh io mi compro il cd per ascoltarlo nelle trasferte, complimenti a Mc Mike e grazie come sempre al Mitico Brian ChieF oF MoldyChum se volete guardare il sito ufficiale del Fish Rapper basta andare su  Angler's Music dove potete vedere anche un testimonial d'eccezione!!!



lunedì 24 ottobre 2011

-This is InsaNe-




私の親愛なる友人サイトから-Moldy-Chum-

Follow The Rust On Twitter!





Per chi volesse e per chi ne avesse voglia, vi ricordo che esiste un account Saltwater Rusty Memories!
Esattamente questo qua (please click) 




giovedì 20 ottobre 2011

My Dream in Full Scale


AUSTRALIA è una parola che in me suscita sempre un'infinità di ricordi pur non essendo mai stato fisicamente a visitarla.. Penso alla terra rossa del deserto, alla grande Ayers Rock che mi dicono essere uno dei posti più suggestivi del pianeta.


Penso ad un milione di cose quando sento la parola Australia ma soprattutto penso ad una terra in cui la natura selvaggia ospita e tollera l'uomo ed in cui lo stesso è molto spesso preda oltre che predatore.. Ma tra tutte le immagini che mi rievoca il nome di questo meraviglioso continente quella nella quale mi trastullo con più godimento è il Reef alle spalle del fortunato pescatore qua sotto.


E' proprio il Reef con la quantità e qualità dei suoi abitanti ad aver influito fortemente nella vita di un bravissimo lure maker, Chris Young aka Crusty (vedi il caso) che vive a Brisbane nel Queensland, di fronte alla Barriera Corallina.

Chris, neanche a dirlo, come prima occupazione è un falegname.. Immaginate cosa possa combinare un falegname appassionato di pesca a popping che vive di fronte al mare più bello del mondo e popolato di GT, marlin e tonni di ogni specie e misura..


FULL SCALE è la barca di Chris. Ci racconta che è rimasta un sogno in scala 1/20 (queste le dimensioni del modellino che si era costruito) per tantissimi anni in cui aveva visto solo progetti e disegni e quando improvvisamente era riuscito a trovare un costruttore di barche disposto a realizzargliela alla domanda su quale dovesse essere il nome la risposta era venuta fuori finalmente e naturalmente, FULL SCALE.

Da quel momento era diventata prioritaria anche l'esigenza di costruire degli artificiali propri, pesanti, resistenti da destinare alle mascelle dei pesci preferiti, i Giant Trevally o GT che alcuni di noi prima o poi riusciranno ad incontrare.


La passione per l'autocostruzione c'è sempre stata, sin da quando aveva 12 anni, ma è scoppiata in maniera più organizzata e professionale nel 2006. Ci sono voluti ben due anni e mezzo di prove e sperimentazioni perchè il primo Fullscalelure vedesse il mercato.
Due anni e mezzo di test condotti dall'amico Brandon Khoo e che hanno permesso di trovare, a detta di Chris, l'essenza più forte in grado di produrre quelli che lui definisce gli artificiali più resistenti al mondo e che, ovviamente, rimane quasi per tutti un segreto ;)


Girovagando per il sito si comprende perfettamente quale sia il target medio cui destinare questi artificiali la cui dimensione varia da 18cm a 30cm di lunghezza per circa 5cm di diametro.
Tutti i materiali e le fasi di produzione sono curati per esaltare la resistenza.. L'acciaio dell'armatura passante è di 2mm e spesso viene utilizzato doppio, circa 10 le mani di resina, vernici e varie che costituiscono lo strato esterno degli artificiali, le girelle sono da 1000 lb di tenuta. Ogni artificiale può portarsi dietro circa 40 gr. di ferraglia tra ami e split ring senza che il movimento ne risenta nell'azione di pesca..


Interessantissima e molto esplicativa la parte relativa ai test ed all'armamento consigliata per ogni artificiale.. Sono indicati tutti i modelli, le marche e le dimensioni di ami singoli ed ancorotti con cui ogni pezzo è stato testato. Questo mi lascia pensare alla dura vita del tester che si è dovuto preoccupare di ferrare un pesce con ogni artificiale, ogni amo per ogni marca e che dovrà continuare questo durissimo lavoro per chissa quanti altri artificiali, ami e pesci..



Le livree tutte molto vivaci, riproducono quelle dei pesci "foraggio" presenti in quei mari e sembra siano in grado di resistere alla cattura di venti e più GT. Le foto che sono pubblicate sul sito FullScaleLures, nel quale è possibile contattare il produttore ed acquistare gli artificiali, parlano da sole ed aiutano la nostra mente a viaggiare nell'attesa di portare anche il corpo su una di quelle barche a massacrarsi i bicipiti, deltoidi ed ogni altro muscolo tra le onde con gli avversari più forti che si possano incontrare nella migliore natura che sia rimasta al mondo.

mercoledì 19 ottobre 2011

If don't Bite,Put The Tide!



Già.... il Tide Flyer. Una di quelle esche che assieme a poche altre ha cambiato molte regole dello spinning in mare negli ultimi anni, a tal punto che anche aziende concorrenti riconosco il valore e il "senso" di questa esca.il Tide Minnow è un precursore dell'ormai vasto panorama dei Jerk-minnow. Questa tipologia di esche artificiali che oggi ha tra le sue fila numerosi modelli di svariate marche tutti molto simili tra loro.... almeno da un punto di vista estetico. 




Questa tipologia di esche è meno reattiva quando si cerca di imprimere un recupero lineare, ma se si intramezzo lo stesso di "jerkate" più o meno toste (questo in base alla canna che utilizziamo) le stesse esche producono un movimento che risulta essere molto adescante nei confronti di varie specie di predatori marini. Premettendo che lo spinning in mare è forse l'approccio alla pesca meno scientifico, qualche regola base dalla quale prendere spunto per "inventare" è necessaria. La "potenzialità di cattura" è data dalla conoscenze delle abitudini di varie specie marine ma, soprattutto, dalla somma dell'attrezzatura utilizzata più lo stile dell'angler che l'utilizza.




 Quando un esca passa in tante mani mantenendo la sua potenzialità di cattura, ci sono serie ragioni per ritenere che questa sia valida. Il Tide si fa guidare sia da mani esperte che da mani neofite. La cosa più semplice da fare quando lo si toglie dalla cassetta è lanciarlo e partire con un recupero fatto di jerk potenti a canna bassa, in modo che l'esca sbandi vistosamente con un leggero stop fra uno zig e uno zag, insomma, il classico fondamentale da barracuda. 




Si può anche lanciarlo contro i marosi irati di una scaduta "da serra" per riuscire a domare le forti correnti. Ma un'esca affondante come il Tide non la si può relegare al fondamentale da barracuda o alla "scaduta del secolo"


Quest'esca può essere utilizzata in modo efficace su fondali non troppo profondi alla ricerca della spigola. Qui le regole cambiano radicalmente le "jerkate" sono più "twich Style" con il Tide che arriva quasi rasente al fondo per poi sollevarsi di un metro e ricadere giù. 




Nonostante queste sue doti da cattura, come tutti i campioni che si rispettino, anche il Tide ha qualche problemino di fragilità sulla paletta. Se sbatte sulle rocce con forza, a causa della sua particolare forma, è possibile che questa lasci il copro dell'esca. A questo si aggiunge il costo in Italia (comunque in linea con le esche della sua categoria). 




Ma al Tide queste piccolezze si possono perdonare, come un'allenatore perdona al suo campione la marachella dell'ultima notte. I campioni, si sa, posseggono "l'elemento risolutore".
E allora Cocco..... se non mangia.... metti il Tide!


Jed is Back



Tutti i fanatici dei prodotti made in Japan conoscevano sicuramente Oriental Angler Store, un negozio che per molti di noi rappresentava l'unico posto dove trovare prodotti Japan Domestic Made se avete mai acquistato da questo negozio avete sicuramente avuto a che fare con Yu Jed Tokutomi che ne era il manager o se vogliamo dirla tutta ne era essenzialmente l'anima. Oriental non esiste più, il negozio ha chiuso da qualche tempo ma Mr Jed ne ha appena inaugurato uno nuovo, tutto suo che promette molto bene di aiutare tutti i Japan Fanatic a trovare i propri giocattoli  preferiti, si chiama Cloud Nine Tackle ed ha aperto i battenti proprio oggi e piano piano sarà totalmente operativo. Se volte farvi un giro e inserirlo tra i preferiti questo è l'indirizzo
http://www.cloudninetackle.jp/ , il negozio ha anche una pagina FaceBook 
http://www.facebook.com/pages/Cloud-Nine-Tackle/248899221813164 su cui poter essere aggiornati sulle novità. Questo è tutto ora non resta che augurare a Jed tutta la fortuna possibile per questa nuova avventura! 

lunedì 17 ottobre 2011

El Mar, A la Mar





"Pensava sempre al mare come a la mar, come lo chiamano in spagnolo quando lo amano. A volte coloro che l'amano ne parlano male, ma sempre come se parlassero di una donna. Alcuni fra i pescatori più giovani, di quelli che usavano gavitelli come galleggianti per le lenze e avevano le barche a motore, comprate quando il fegato di pescecane rendeva molto, ne parlavano come di el mar al maschile. Ne parlavano come di un rivale o di un luogo o perfino di un nemico. Ma il vecchio lo pensava sempre al femminile e come qualcosa che concedeva o rifiutava grandi favori e se faceva cose strane o malvage era perché non poteva evitarle. La luna lo fa reagire come una donna, pensò."

-Ernest Hemingway, 1952-




Questa è la parte che più mi piace del famoso e a volte abusato libro di Hemingway,  tutti ci siamo rivisti in quel vecchio pescatore, tutti noi abbiamo sognato e sperato per lui fino alla fine. Io come tanti altri ho letto questo libro e mi è piaciuto.....


C'era un ragazzo   che come me amava i beatles e i rolling stones...., no questo non c'entra proprio nulla anzi, rewind c'è un ragazzo che come me ama il sale sul  viso, il rumore del mare d'inverno quando questo è libero da tutto il suo valore commerciale, questo mio amico ha iniziato a pescare quando aveva 7 anni, in giovane età come tanti di noi, aveva la curiosità, aveva la passione, quella che si vede negli occhi dei ragazzi e dei meno ragazzi quando parlano della pesca, quella stessa passione che a un "eretico" è quasi impossibile da spiegare, questo ragazzo ha iniziato a pescare trascinato da una sorella maggiore, la quale aveva già visto la "LUCE".




Gianluca Sulas aka Santiago , questo mio Amico, pesca con sole esche artificiali dal 1990 quando in Francia vide i primi artificiali scaraventati in un corso d'acqua, con sei anni di collaborazioni su varie testate italiane di Pesca Sportiva, sono molto onorato e felice y contento di potergli dare il benvenuto anche su questo spazio virtuale dove da oggi inizierà a collaborare spero frequentemente  e sono sicuro che il suo contributo sia come autore che anche come fotografo alzerà di molto la qualità di questo "sito" oltre che a farci divertire molto. 


Welcome  Santiago!

domenica 16 ottobre 2011

Giant EXPlosion

Fishing Party


O Yeahh From MoLdYcHuM

The RodBuilder GPS




Il RodBuilding è una delle tante pratiche che richiedono pazienza e talento ed è anche una di quelle tante pratiche di cui il sottoscritto capisce ben poco, ma come è noto, soprattutto in Italia anche chi non sa di quello che parla non riesce ad evitarlo, bene continuiamo così.
Anche se a pensarci bene forse è meglio evitare questo comune errore, voglio portare all'attenzione di tutti quelli che si appassionano a questa pratica questo che a  parere di ignorante del settore è un comodo e utile programma (sempre a mio avviso ovviamente). AnglersResource il distributore esclusivo statunitense  Fuji Rod Component ha da poco lanciato sul proprio sito l'applicazione G.P.S. Guide Placement Software che come il più noto e comune GPS serve a non perdere la rotta ed aiuta il costruttore a calcolare i corretti equilibri dei vari montaggi possibili, ma prima di sparlare troppo concludo esattamente qua e consiglio a chi è interessato di provare questo software a questo LINK.




*AAA cercasi consulente RodBuilding*

venerdì 14 ottobre 2011

Patagonia and Ebay: In Sustainability Partners

La notizia circola da meno di una settimana ed ha dell'incredibile.
PATAGONIA, grandissimo marchio californiano produttore di abbigliamento sportivo ha lanciato, in collaborazione con la più grande piattaforma di scambi tra privati e non del mondo, Ebay, una campagna del tutto in controtendenza con le filosofie consumistiche che normalmente regolano le ricerche di nuovi materiali e le uscite di nuovi articoli tecnici.



La campagna si chiama COMMON THREADS e consiste nell'incentivare i consumatori ad acquistare meno in termini di quantità ma più in termini di qualità.
Grazie alla partenrship con il colosso planetario del commercio online, Ebay, si suggerisce di non buttar via i propri capi usati ma di rivenderli nell'area dedicata provando a trovarne altri prima che acquistarli nuovi.

Ridurre i consumi, Riparare i capi danneggiati, Riutilizzarli, Rivenderli o comunque Riciclarli.. Queste le linee guida del programma dalla 4 R.
La versione beta della pagina Ebay resterà per quattro settimane a disposizione degli utenti per valutare la risposta al progetto.



E' chiaro che un'iniziativa di questa natura produrrà indubbiamente un calo di produzione e vendita ed ovviamente di fatturato, all'azienda californiana ma il suo fondatore, Yvon Chouinard, ha deciso di ascoltare l'appello ad una riduzione dei consumi finalizzata a ridurre l'impatto sul pianeta, lanciato dal suo vice presidente Rick Ridgeway, scalatore di fama mondiale e responsabile dell'Environmental Initiatives all'interno di Patagonia.
Così è nata questa iniziativa che definirei fuori dal comune.

Se non vorrete più utilizzare i vostri articoli Patagonia per acquistarne altri, prima di buttarli via o chissà cosa, fate quindi un giro su Ebay che per le transazione effettuate sotto questa iniziativa non prenderà commissioni.


Perchè, come dice Rick, sia i produttori che i consumatori devono al pianeta un'assunzione di responsabilità relativamente ai propri comportamenti.
E' un'azione che richiede coraggio, un tunnel economico inesplorato, un'iniziativa che dovrebbe essere intrapresa da tutti i produttori perchè la riduzione dei consumi è un'esigenza ormai irrinunciabile..


Fish Or Sleep


giovedì 13 ottobre 2011

BumbleHead


Deps essendo un brand per il bassfishing destinato alla pesca dei soli esemplari di taglia spesso e volentieri produce delle esche che possono essere tranquillamente destinate anche alle "cugine" salate, come nel caso di questa nuova testina piombata molto interessante, che oltre a presentare un doppio filo antialga ha un sistema di fissaggio del siliconico molto interessante che permette alla parte "gommosa" di avere un movimento molto naturale 


I dettagli sono molto curati come in molte delle esche di questo brand oltre una costruzione che pare sembra essere abbastanza resistente. Prodotta in 3 misure diverse, rispettivamente 3/8,1/2 e 5/8 di oncia, fantastici gli occhioni :)





The Fisherman Denim



Ne avevamo parlato tanto tempo fa di questa collaborazione tra due queste due multinazionali made in Japan ed ecco che il Leader del Denim made in Japan Edwin insieme allla Daiwa Japan rilasciano dei nuovi modelli di Jeans per Urban Fisherman Fashion Fichetti, un Must per tutti quelli che pensano solo alla pesca insomma ai malati :) 




The Skeleton Cup (in Spicy Sauce)

A Catanzaro Lido dal 10 al 13 Novembre si svolgerà il Primo Evento Sponsorizzato dalla G.Loomis Italia per qualunque informazione trovate il regolamento e tutti le informazioni utili su Fish With Gloomis il sito di riferimento per i Loomis Fanatic Italiani 


This is EXTREEEEEME



From Seaspin

mercoledì 12 ottobre 2011

DUO CONTEST: C'est plus facile..


Visto che non tutti abbiamo studiato bene e che il contest con la foto originale non era proprio facilissimo, ci arriva un piccolo aiutino dal sito della DUO..

Con questa foto, forse, c'est plus facile...



Per partecipare, come indicato nel sito, bisogna iscriversi e diventare fan sulla pagina FACEBOOK DUO e mandare una email con la risposta a duocontest@gmail.com



Play with Brazilians




Halcyon System è un brand made in Japan molto bello e interessante, produce svariati artificiali dalla forme più strane, io che ne possiedo qualche modello ho notato che la robustezza è uno dei pregi di questo marchio, esche particolari con un hardware pesante, l'ultimo prodotto di questa non molto conosciuta casa è un minnow dalla forma direi simpatica, si tratta del OZBOZ 150, primo della "Famiglia" 'N'Dom Lures una serie di esche prodotte in maniera quasi artigianale.
Prodotto con un armatura di acciaio di 1,5mm è disponibile in due versioni, una shallow da 40 grammi destinata alla pesca delle suzuki (50cm la profondità di nuoto) e una versione sempre floating ma da 46 grammi a quanto pare con un idole BlueWater (100cm la profondità di nuoto) 10 le colorazioni disponibili con un tendente al giallo in varie tonalità.


eccolo mentre gioca con uno dei pesci più amati al mondo 


lunedì 10 ottobre 2011

DUO Accessoires: Fishermen's needs

E' ormai chiaro che il marchio giapponese si sta muovendo verso una direzione che lo porterà a diventare un brand che fornirà ai propri affezionati utilizzatori quantonecessario alle proprie battute di pesca.


Sul sito giapponese della DUO sono già visibili alcuni di questi nuovi accessori..



Il gilè galleggiante dotato di grandi e capienti tasche, design molto essenziale e semplice per una grande funzionalità sembra siano le caratteristiche principali, a fianco di un prezzo molto interessante che in Giappone è di circa 15000 yen.



Nello stesso sito, che consiglio di visitare per tenersi aggiornati sulle novità della casa nipponica, un giubotta autogonfiabile che mi sa dovremo prima o poi acquistare viste le condizioni meteomarine in cui sempre più spesso ci troviamo a navigare, un guadino in materiale ultraleggero e tanti altri piccoli ma utilissimi accessori che spero arrivino presto anche sul nostro mercato.




Se conoscessimo il giapponese sarebbe di certo tutto molto più facile, ma dovendoci accontentare della traduzione gratuita che google ci regala, a volte vengono fuori delle cose impronunciabili. Meglio fermarsi a guardare le figure e sperare che qualcuno importi gli articoli spiegandoci meglio quali siano le caratteristiche tecniche.. Intanto buona navigazione Duo Japan & Duo english version

sabato 8 ottobre 2011

Tutti pazzi per gli accessori..

Quante volte abbiamo visto i nostri artificiali, durante gli spostamenti a piedi, volteggiare pericolosamente dietro la nuca dell'ignaro compagno di pesca che camminanva davanti a noi?
Quante volte abbiamo camminato con disinvoltura
tra i ciottoli e le sterpaglie ben consapevoli di avere una delle ancorette saldamente ficcata nel giacca da wading e pensando al buco che avrebbe lasciato?
Lo so che adesso tutti starete facendo i bravi pescatori infallibili dicendo che non vi è mai capitato ma non mi convincete.. E' capitato a tutti..

Ma dove lo mettiamo questo benedetto e pericolosissimo artificiale quando non siamo in pesca?

Molti, i più previdenti, quelli che pagano tutto una settimana prima per non rischiare di dimenticare una scadenza, tolgono direttamente l'artificiale durante lo spostamento e si mangiano quasi sempre le mani perchè è proprio appena lo staccano che partono le cacciate a 40 mt. da loro.


Molti usano, quando c'è, il piccolo gancettino in dotazione ad alcune canne consapevoli che questo graffierà irrimediabilmente il fusto o lo attaccano un pò dove capita..



Molti, i più coraggiosi, tengono tra le mani l'artificiale convinti di poter controllare ogni proprio movimento ed ogni passo (ricordate questa foto sotto?) :)


Molti, quelli che lanciano sempre sempre, quelli che sondano ogni centimetro di acqua a disposizione, lo tengono penzoloni sempre pronti a farlo volare in mare (e sono quelli che sfiorano la nuca del compagno)

In linea di massima, mentre i cacciatori hanno una regola ferrea per gli spostamenti, doppietta aperta a cavallo sul braccio, sembrerebbe che per noi spinner tale regola non esista proprio e che ognuno faccia come meglio crede..
In questa confusione c'è chi cerca di aiutare trovando soluzioni che stiano in mezzo..

Golden Mean ha realizzato questo piccolo e funzionale Hook Kepeer che sembra riuscire a tener tutto fermo e ben distante dal fusto (per i più pignoli che muoiono dentro ogni volta che trovano un graffio sull'attrezzatura).


Questo piccolissimo accessorio dal costo di circa 5,00 euro è prodotto in tre differenti misure, S, M ed L, che ne consentono l'applicabilità ed adattabilità praticamente in ogni canna il cui fusto vada da 7 mm a 13mm.



A volte per salvare lo scalpo del nostro fidato amico di pesca, il dito del capitano o la battuta in genere basta veramente poco.. :)