domenica 20 dicembre 2015

Inchiku fishing: Eminenze Grigie


"Perché hai il giubbotto rosso?"
"Perché porta fortuna"

Comincia così la nostra giornata di pesca.. L'abbiamo pensata per tutta la settimana. Forse - il forse è obbligatorio perché il nostro mare è più imprevedibile del caso - riusciremo a trovare le condizioni per calare i nostri artificiali su quei pesci che questa estate ci hanno lasciati due o tre volte a bocca asciutta. 
Supponiamo siano loro, ne abbiamo anche parlato con i nostri pochissimi amici avvertendo ogni volta nei loro occhi quel punto di compassione benevola che si concede affettuosamente a chi ostenti convinzioni poco convincenti.. 


Inizia con quest'alba la nostra uscita per mare, mozzafiato come sempre.
Al mio fianco, il compare travestito da David Crocket si agita in barca durante la navigazione, non riesce a stare fermo neanche nel sonno, credo.. 


Parliamo delle cernie, speriamo ci siano le condizioni per scendere dove nessuno scende e provare dove nessuno prova. Sorridiamo scherzando sul nostro concetto di "deep inchiku" confrontandolo con quello dei tanti profondisti con cui spesso chiacchieriamo.. "Deep" non è un numero, non è una quota, nessun limite se non quelli fisici legati ai nostri avambracci e quelli relativi alla capienza dei mulinelli..

Scendiamo anche questa volta oltre i 330 mt. complici la mancanza assoluta di corrente lungo la colonna d'acqua e quella di scarroccio in superficie. Tra noi ed il fondo i nostri inchiku fatti in casa da 450 grammi abbondanti che impiegano un'eternità ad arrivare ma li sentiamo, riusciamo a muoverli nonostante quella distanza assurda..



Loro ci sono questa volta e questa volta sono piccole quel tanto da consentirci di vincerle e vederle, grigie come il fumo, forti per oltre cento metri della lunghissima risalita a causa del recupero lentissimo dei nostri 4:1..



E' andata bene.. L'importante è essere convinti di alcune cose e non darsi limiti.. 
Perchè questo post? Perchè mi andava, perchè sono catture che probabilmente non faremo più, perchè per pescare ci vuole tanta caparbietà, tanta capacità di osservazione, tanta memoria e soprattutto tanta fortuna e noi oggi ne abbiamo avuta..



..al prossimo pesce strano..