giovedì 26 settembre 2013

Once upon a time... the Sharks


Sono tante le stupidaggini di cui siamo colpevoli su questo pianeta..
Sono tanti i luoghi comuni in cui popolazioni, territori ed animali sono rinchiusi..
Sono tante le responsabilità che ha il cinema relativamente alle etichette che vengono appioppate a persone, animali, città, regioni o cose..

Questo poster evidenzia una di queste responsabilità..


Una volta, prima che un regista di successo decidesse di farci su una saga famosissima arricchendosi oltremodo, esistevano gli squali, predatori apicali indiscussi dell'ambiente marino, metronomi dell'equilibrio delicatissimo, unitamente ad altre specie, delle acque di tutti i mari del mondo..

Oggi, tra caccia indiscriminata, tra consumo di pinne di squalo e varie azioni violente scaturite dalla nostra ignoranza e stupidità, lo squalo è in pericolo, alcune specie si sono estinte e quelle rimaste generano sempre terrore nel nostro immaginario..
Nulla di più ingiustificato ed immotivato.. Tutto frutto del plagio costante e continuo operato dalla tv e dal cinema.

Forse non tutti sanno che, nel mondo, gli ippopotami fanno più vittime degli incidenti aerei, degli squali, dei coccodrilli e dei leoni insieme.. Forse perchè nessuno ha mai avuto la geniale idea di fare un film sull'ippopotamo che immaginiamo sempre con tanto di pannolino a giocare con i nostri bambini..



sabato 14 settembre 2013

Jugulo Molix: Il jig da Shore..


Tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare, recita un detto vecchio come il mondo.. Ed a noi "ci piace" quando c'è di mezzo il mare.. Ci piace tanto.. :)
Appena visto il nuovo catalogo Molix 2013 i miei occhi ingordi erano andati a soffermarsi immediatamente su uno dei miei ferri preferiti, il Jugulo. 
Immaginarsi la goduria nello scoprire che erano stati aggiunti ben sei colori a quelli già splendidi disponibili per questo artificiale che sino ad oggi, nel mio cuore di shoreman non è stato superato da nessun altro..
Ma c'è dimezzo il mare e tra un catalogo e l'effettiva disponibilità di un prodotto ne corre sempre di tempo..


Finalmente adesso li ho trovati, cominciano ad essere disponibili e la mia ingorda jigroll freme da quando ha saputo che sono in ordine.. 

Spero presto, prestissimo, di riuscire a presentarlo ai primi pelagici in accostamento ai nostri spot per confermare ancora una stagione la grande, grandissima capacità di distinguersi tra tutti di questo piccolo ma perfetto jig da roccia, particolare per la forma, per il nuoto, ricoperto di una vernice resistente a qualsiasi botta e versatile, versatile come nessun altro.. 

Intanto aspettiamo ancora un pò.. 


lunedì 9 settembre 2013

Scale Magazine: online il numero DIECI


E' la rivista europea che seguiamo da sempre, 
Scale Magazine, ben fatta, con splendide foto ed articoli sempre più interessanti e tecnicamente ricchi..


Online il numero dieci con oltre 200 pagine (del tutto gratuite) che trasudano pesca ad ogni rigo.. 


Buona lettura come sempre.. 


domenica 8 settembre 2013

Non solo di pesca..


Ci sono giornate di pesca "normali", senza catture particolari, senza combattimenti epici o pesci mostruosi che meritano di essere comunque raccontate.
Questa è stata una di quelle.. Una giornata normale che parte da questa, l'ultima foto scattata vicino al solito bar di sempre in cui una granita ed un caffè ci danno a fine battuta la forza e le energie per affrontare gli ultimi 100 km, questa volta in auto, prima di rientrare..


Mi trovo spesso a sottolineare la nostra fortuna, quella di noi pescatori che grazie alla nostra passione abbiamo il pretesto per poter essere nel posto giusto al momento giusto un sacco di volte nella vita..


Assistiamo a tramonti ed albe mozzafiato, a spettacoli di predazione senza pari. Guardiamo attoniti Tonni giganteschi librarsi per aria saltando fuori dal mare per metri durante gli attacchi ai banchi di acciughe e sardine.. Con gli occhi sgranati e le mani tremanti seguiamo enormi Pesci Spada che all'altro capo della nostra treccia, volando come piccoli Marlin sulla superficie, stampano ricordi indelebili nella nostra memoria.



Ci fermiamo ad ammirare le grandi tartarughe Caretta Caretta che incuranti di noi in piedi su una scogliera rovente e dei nostri desideri, passano oltre indisturbate.. Restiamo rapiti dal volo di gigantesche Mante Mediterranee grandi quanto le nostre barche che planano lente sotto i nostri scafi mentre grossi Squali Volpe seguono inspiegabilmente i nostri artificiali..

Ne vediamo di cose e ne avremmo da raccontare noi pescatori tante che ogni volta ringrazio gli dei del mare per avermi affidato a questa passione, per ogni alba, tramonto, schizzo, salto o passaggio.. 



Mai però avrei immaginato di potermi trovare immerso nello spettacolo che durante l'ultima uscita in barca ha riempito la nostra mente ed arricchito l'album dei ricordi..




Un branco enorme composto da centinaia di splendide Stenelle, cetacei della stessa famiglia dei Delfini, che circondato il gommone hanno accettato l'invito a giocare un pò e trascorrere del tempo insieme.. Si sono fatte fotografare, filmare, carezzare... Hanno saltato per noi ovunque, ci hanno bagnati con gli spruzzi dei loro soffioni, con i loro salti, hanno corso al nostro fianco gareggiando con coi e compiendo evoluzioni spettacolari tutte insieme, contemporaneamente..






Ed è là, sempre in agguato, che il bambino dentro ogni pescatore viene fuori, gioca, si stupisce, scatta foto e gira filmati.. Per alcuni minuti dimentichiamo perchè siamo sul quel mare anche noi predatori come loro.. 
Ce ne ricordiamo soltanto quando scorgiamo in lontananza intoccabili Tonni Rossi  volare proprio come piccoli delfini, richiamandoci alla realtà, verso una giornata di pesca non più come tante altre.. 






Nessuna foto di pesci giganti questa volta, niente report pazzeschi ma soltanto queste poche righe e queste immagini a ricordare che anche questo è mare.. 

lunedì 2 settembre 2013

Serrando Serrando...




E' un pomeriggio ventoso, un leggero calo di pressione preannuncia una "girata di mare" che chi lancia  artificiali da una vita percepisce come se avesse la linea laterale. Mentre sto decidendo se scendere o no in spiaggia con canna e topwater,  un messaggio al cellulare di uno dei compagni di pesca "terrestri":
"Andiamo più tardi a farci 4 lanci a serra?" 



Siamo così noi spinner salsi, pensiamo le stesse cose, nello stesso momento, guardiamo il cielo e cerchiamo di immaginare il mare, ovunque siamo. Ascoltiamo le previsioni sempre anche se sappiamo che non potremo andare.. E' scritto nel nostro dna e non riusciamo a non pensarci.. Decidere diventa un attimo e la risposta in questi casi è immediatamente "si". 


Va detto anche che nel nostro complesso DNA sono scritte tante cose, c'è la necessità del blu, della linea dell'orizzonte, del rumore delle onde.. In molti di noi però c'è anche una limitazione che ci impedisce di pescare con tante persone, ci rende schivi, non ci fidiamo.. Forse perché abbiamo visto troppi spot in decenni massacrati da "sportivi" che mangiano anche i ciottoli della battigia. Interi tratti di costa spopolati, importantissime nurserie che le spigole utilizzano da sempre martellate incessantemente per tutto i periodo della deposizione.. Veniamo abbordati da sconosciuti "amici" che vorrebbero utilizzarci come suntini di tecnica o, peggio ancora, archivi di waypoint senza darci nulla, ma per fortuna il nostro DNA ci fa resistenti  dandoci gli strumenti per respingere tutti. I compagni di pesca, pochissimi, per essere nel numero giusto, devono stare larghi tra le dita di una mano proprio per lasciare spazio alla fruizione del mare, del silenzio, di quei velocissimi tramonti interminabili e non è cattiveria, credetemi, ma soltanto piacere per la solitudine a tutti i costi, persino apparendo scostanti quando magari nei fatti siamo  esattamente l'opposto. 
Ci sono amicizie che vengono forgiate in anni di sale, migliaia di ore sotto il sole e dentro l'acqua, in viaggio alla scoperta di una roccia o una spiaggia.

Ma forse sto divagando..


E' una storia di sempre, uno sguardo alle condizioni e via verso il mare, a qualsiasi ora, quando possibile anche per pochissimo.. E' così che a volte ci si trova dentro a bellissime battute rubate al lavoro, minuti preziosi di ricarica in giornate lavorative sempre più lunghe e pesanti.. 
Così, sospinti dalle medesime innate motivazioni e percezioni, ci troviamo sempre gli stessi a girare su quelle foci e tra quelle rocce, più o meno comode da raggiungere, a volte esaltanti per la quantità di ferrate ed a volte desolate.. Loro, i serra tutti sempre e comunque rilasciati, non sono indispensabili ma quando presenti ci dimostrano ogni volta con la loro innata cattiveria e lunaticità che alla fine la matematica non esiste e che non basta lanciare qualcosa in acqua negli spot di sempre per convincerli a darci.



Questo sembra un buon anno.. Già le catture ci sono state, numerose, alcune più altre meno significative.. Alcuni si sono fatti ritrarre altri sono saltati da soli in acqua senza concederci la foto ricordo e senza sapere che vi sarebbero tornati comunque. 



Inutile sottolineare che pescarli esclusivamente in topwater aggiunge godimento ad ogni ferrata.. Lo scoppio dell'acqua, gli attacchi in diretta, le manovre di avvicinamento sono spettacoli che rendono benissimo l'idea del carattere aggressivo di questo predatore che rimane uno dei più divertenti, cattivi e combattivi che si possano incontrare nei nostri mari con discreta facilità..





Tra noi qualcuno con know how più spiccatamente da bassista riesce anche ad  aggiungere il gusto della pesca a casting che innalza esponenzialmente il piacere del combattimento e della cattura. Io invece continuo a provare la nuova Labrax di Seaspin che trovo davvero una grandissima canna, a mio avviso anche migliore della precedente che però ho soltanto provato un paio di volte. Pare non temere nulla, perfetta con il Pro-Q da 120 che continua ad essere uno dei migliori wtd mai commercializzati, ma anche con tutto il parco topwater che vive nella mia auto e viaggia sempre con me dal Dumbell Pop al Surface Cruiser, dal Pro-Q 90 al S-Popper, dal Patchinko al Pencil Gigantes, Oshinami, Z-Claw, Realis Pencil, M-Sound, tantissimi autocostruiti di amici e via discorrendo.. C'è tempo per spremerla ancora, c'è l'inverno ed arriveranno le mareggiate e le regine del freddo.. Vedremo..



Non sono uno scostante e mi scuso se a volte lo sembro ma il mio consiglio è sempre lo stesso, va bene la condivisione, ma tuteliamo, noi spinner gli spot che frequentiamo, da tutti, da noi stessi, dai nostri colleghi di altre tecniche.. Rispettiamoli cercando di non depredarli. Lo spinning rimane una delle tecniche più "sostenibili" e più intelligentemente preleveremo le risorse più ce ne resteranno per gli anni a seguire. Basta girare un pò per i gruppi su Facebook per rendersi conto di quante mattanze di piccoli predatori vengano mostrate in brutta vista come trofei da giovani pescatori assetati di vanagloria.

Il mare si impara ad ogni battuta, andando a lanciare, collezionando cappotti su cappotti e credo che il piacere della scoperta e dell'intuizione sia in ogni tecnica il vero obiettivo da inseguire giorno per giorno.. 

Per questo, se capiterà, se ci troveremo casualmente come successo con qualche giovane spinner, ci si conoscerà per mare, pescando e lanciando e non al bar...