COMING SOON
sabato 31 luglio 2010
venerdì 30 luglio 2010
Solar Action Lures
giovedì 29 luglio 2010
Art of the Week
Kelly Dangerfield
è nato e cresciuto a Salt Lake City Utah. Il suo talento artistico si è mostrato fin da tenera età e si da ragazzo ha frequentato i piccoli corsi d’acqua e i lagni degli Stati Uniti Occidentali in compagnia del padre e del fratello. Kelly proviene da una famiglia con una lunga tradizione di pesca e caccia, negli anni del college si avvicina al FlyFishing e comincia a pescare trote con le sue mosche. Finito il College Dangerfield si dedica alla pittura ad olio in modo professionale e questo lo porta a trasferirsi in Montana in moda da essere più vicino ai soggetti che ama dipingere, trote e fauna selvatica del America del Nord sono i suoi soggetti preferiti ed è sempre alla ricerca di pesci che possano essere trasformati in dipinti, viaggiando per tutto lo stato del Montana, acque ritenute tra le migliore degli States per la pesca a mosca. Kelly supporta con la donazione delle sue opere d’arte la missione di Trout Unlimited, associazione che si batte da 50 anni per la tutela e la conservazione delle acque interne del Nord America.
Never Seen on Tv
martedì 27 luglio 2010
Kyoto Saratoga
"Welcome to the Fantastic World of Handcraft Lures"
Mi fa molto piacere parlare di questa produzione di artificiali, di queste creazioni artigianali. Prima di tutto per la grande qualità e in secondo luogo perchè come ho scritto poco tempo fa, ho trovato nel fondatore della Kyoto Saratoga, Ryuji Kumagai una persona disponibile e gentile, che mi ha dedicato del tempo e ha cercato di spiegarmi bene cosa significa la costruzione di esche artigianali in Giappone.
La kyoto Saratoga prende il nome da due grandi passioni del maestro Ryuji.
La Saratoga Race Course, una gara di cavalli che si svolge a New York, grande passione del costruttore Giapponese. La seconda passione a cui si rifà il nome è il Gulf Saratoga (Scleropages jardinii) chiamato anche Australian Pearl Arowana, un pesce d’acqua dolce nat
ivo dell’Australia e della Nuova Guinea.
Ryuji Kumagai inizia a costruire artificiali all'età di 13 anni, il suo primo artificiale, come quello di di tanti altri che iniziano a interessarsi a questo mondo, è un popper ma lui stesso ammette che non fu niente di che.
Ryujii si diploma e diventa un costruttore di chitarre elettriche la musica e la pesca sono le sue grandi passioni, ai tempi quando non suonava il basso con il suo gruppo (She mean) passava il suo tempo nel famoso Lago Biwa che ai tempi era il regno del black bass (se è famoso ora non voglio immaginare prima). La voglia di costruire e ideare nuove esche nasce da due problematiche, la prima dal gran numero di artificiali persi, la seconda dalla concezione molto più tecnica che per certi spot non esistevano lures adatte. Il concetto base della scuola Giapponese è quello di creare artificiali per determinate condizioni e per determinate azioni di pesca, un concetto che rende la pesca con gli artificiali, assimilabile alla costruzione delle esche nel Fly Fishing, dove è basilare l'osservazione dell'ambiente, " l'artificiale deve essere concepito in base a tutte le variabili presenti nello spot" (Un concetto che per primo dimentico spesso, acquistando prodotti ideati per realtà differenti da quelle in cui vivo ma io sono un feticista/collezionista con seri disturbi perciò non faccio testo).Un incontro cambierà la sua carriera, la conoscenza del Maestro Kato handbuilder degli artificiali Native, Ryuji impara molto da lui e quando realizza la Kyoei March , artificiale molto originale, il suo maestro capisce che ora che Ryuji prenda la sua strada. Inizia cosi la sua avventura con la Kyoto Saratoga. un incontro cambierà la sua carriera, la conoscenza del Maestro kato handbuilder degli artificiali Native, Ryujii impara molto da lui e quando realizza la Kyoei March, artificiale molto originale, il suo Maestro capisce che ora che Ryuji prenda la sua strada. Inizia cosi la sua avventura con la Kyoto Saratoga. Ecco Appunto la Kyoei March che prende il nome da un famoso cavallo da corsa
Tutte le Creazioni del Maestro Ryuji sono curate nei minimi particolari, la realizzazione di questi artificiali non segue le regole di mercato ma è frutto di sperimentazioni e come si può vedere le soluzioni spesso si discostano molto da quelle viste nella grande produzione.
Per utilizzare una metafora che riprende la sua grande passione, qua abbiamo a che fare con un cavallo di razza!!!
Ho avuto il privilegio di poter visionare dei nuovi prototipi non ancora in produzione, spero ben presto di poterli far vedere anche a voi.
Artista completo Ryuji si dedica oltre che alla costruzione e alla musica anche alla pittura come potete vedere nel suo sito
http://www.kyoto.zaq.ne.jp/saratoga/
Balena o Bufala?
"Welcome to Handmade lures"
Vorrei fare un piccolo prologo a quello che seguirà.
Questo Blog è nato con l’intendo di mostrare tutte le cose interessanti,curiose e bizzarre che ho trovato per la rete in questi anni che in qualche modo avessero a che fare con la nostra passione. L’idea era quella di fare un “diario di bordo”, in modo da non perdere quello che più aveva attirato la mia curiosità.
Avendo l’obbligo di dare le notizie e le informazioni nel modo più corretto e preciso mi sono ritrovato a fare ricerche più approfondite, certe cose le sapevo già, di altre sapevo ben poco. La riflessione più importante credo che riguardi il mondo della produzione artigianale giapponese, un mondo che sapevo esistere ma che sinceramente non credevo potesse avere un’entità del genere. Ho avuto modo di parlare con vari costruttori che si sono dimostrati interessati ad aiutarmi e forse anche incuriositi dall’interesse dimostrato da parte di un pescatore così lontano dalle loro spiagge e dalle loro scogliere. Da molti altri non ho avuto risposta. Credo sia doveroso ringraziare una persona come Ryuji Kumagai fondatore della Kyoto Saratoga, un giovane costruttore che si è dimostrato gentile e disponibile nello spiegare ad uno zuccone come me, un mondo nuovo e spero che le opere che vi mostrerò saranno di vostro interesse e possano stuzzicare la vostra curiosità
Its Fishing Time
lunedì 26 luglio 2010
Extreme Fishing Video
rain. Time to die. »
La citazione è d’obbligo.
Quello di cui sto per raccontarvi potrebbe sembrare fantascienza.
Ma partiamo dall’inizio.
Mark Vaughan pescatore sin dalla giovane età, come tanti tra noi.
Appassionato da diversi anni di LBG fishing, ossia Land Base Game, simile a grandi linee al rockfishing, praticato sulle nostre scogliere, con qualche “piccola” differenza, differenze sulle specie maggiormente insidiate, non saraghi, non occhiate, ma Black Marlin, Cobia, KingFish, Spanish Mackerel e per finire Tonni pinna gialla. Le scogliere non sono certo quelle della Sardegna o della Campania, Mark vive a Port Stephens, un largo porto naturale a 160 km da Sydney, scoperto nel 1770 da Capitan Cook e battezzato in onore di Sir Philip Stephens amico di Cook e segretario dell’ammiragliato Inglese.
Lasciando perdere le solite divagazioni che caratterizzano il mio modo di scrivere disordinato, credo che spiegare come funziona l’azione di pesca praticata dall’amico Mark sia necessario.Queste prede normalmente catturate nella traina d’altura, vengono insidiate nell’estate australe (da gennaio ai primi di marzo) in spot appunto rocciosi con batimetriche importanti, normalmente si usano attrezzature da Biggame, Mark e i suoi amici usano rotanti da traina con una capienza di 900 metri di nylon da 50lb, settano le frizioni a 15kg e come esche usano bonito e kingfish, tenute in superficie da grossi galleggianti e un terminale doppiato da 200lb. Completano l’attrezzatura una cintura di combattimento e un harness di buona qualità, ultimo particolare consigliato è una schiena forte e una elevata tolleranza al dolore.
Pesca Estrema, questo è l’unico modo per spiegare bene cosa praticano i fortunati amici Australiani. Il mostro che vedete in foto è stato catturato con una Patriot Design, ami owner 9/0 e un combattimento di un’ora e mezza con frizione chiusa a 20 kg, fuga di 750 metri e 100 metri di lenza rimasti in bobina, Mark ammette di essere stato fortunato, io direi che è stato più un eroe.Per la cronaca e per la nostra ulcera, il peso era di 140kg, il più grande Black Marlin portato a riva nella scorsa stagione.
Mister Vaughan con i suoi amici del LBG, hanno fondato la Bluefin Productions, casa di produzione che si occupa di documentare questa pesca unica nel suo genere, dopo diverse stagioni di riprese è uscito il primo dvd “RAGE BILL-Black Marlin Off The Stone”, l’anteprima disponibile su youtube basta per lasciare a bocca aperta e provocare notti insonni a noi poveri pescatori italiani.
Bluefin Productions ha come obiettivi comuni la conservazione di questo genere di pesca, la diffusione dei corretti metodi di rilascio, la creazione di una comunità di Land Base Fishing, sperando che questa possa avere peso nelle gestione delle risorse ittiche.
Mark insieme ai suoi compagni stanno inoltre includendo una campagna di sensibilizzazione per mantenere gli spot puliti, problema che credevo tipicamente italiano, Keep the Rocks Clean è il motto di questa iniziativa. Per ogni dvd venduto si avrà una fornitura di bidoni per la spazzatura. Il team Bluefin spera di riuscire a sensibilizzare cosi l’opinione pubblica. Noi speriamo che riescano nel loro intento e per il momento rimaniamo sconvolti nel vedere che i nostri sogni non erano fantascienza!
P.S.
la prossima sfida di Mark è quella di diventare il primo pescatore al mondo in grado di prendere un Marlin over 100kg usando uno stickbait da terra!
Capitan Rusty fa il tifo per te!