venerdì 30 dicembre 2011

DAIWA HIRAME and SL14DT: Ready for the New Season

Credo che tra tutti gli artificiali avuti tra le mani negli ultimi anni, ce ne sono alcuni che non avrei mai pensato potessero vedere un restiling di natura tecnica perchè li ho sempre visti come "perfetti dalla nascita". Uno di questi è l'ormai mitico Shore Line SL14, il piccolo jerk della Daiwa, artificiale che ha rappresentato per moltissimi spinners, a ragione o no, l'esca filosofale per tantissimo tempo e che ancora oggi risulta una delle più usate nella caccia alla spigola.


Evidentemente non erano dello stesso parere gli ingegneri Daiwa che hanno rilasciato un nuovo SL14DT-FG dove DT sta per DIVE TUNE. Le variazioni apportate sono un bel pò e tutte abbastanza significative. Innanzitutto è stata modificata la paletta e la nuova, che sembra più resistente, dovrebbe consentire alla versione DT di questo piccolo jerk, pur rimanendo floating, di scendere più del doppio rispetto allo standard raggiungendo e superando il metro di profondità contro i 40 cm medi del modello F-G conferendogli inoltre una maggiore tenuta in condizioni di mare più forte.


Come se non bastasse, le livree già splendide, anche se molto cagionevoli, sono state ulteriormente arricchite da inserti olografici lungo tutta la parte longitudinale dell'artificiale.


Non so se la manovra sia fatta per prendere più pesci o pescatori e non so se le modifiche apportate nei fatti ne aumenteranno le capacità di cattura per cui affidiamo a chi ne avesse voglia ed opportunità i primi test ed aspettiamo fiduciosi i feedback di ritorno.

Altra grandissima novità presentata da due giorni ma invece disponibile non prima del prossimo Aprile 2012, è l'HIRAME HUNTER o "Cacciatore di Passere" ;)


Non fraintendiamo, prego.. Si tratta di un artificiale destinato al mare grosso ed alla profondità ma realizzato soprattutto per la ricerca dei pesci piatti che abitano il fondo sabbioso, le passere di mare, per l'appunto, i rombi, le sogliole e simili.
115 mm per 20 gr. di peso ha tra le lettere che ne compongono la sigla anche L e D che, leggendone le caratteristiche, sembrerebbero stare per Long Distance dato che lo presentano come in grado di coprire ben 70 mt. di distanza e che rappresentano qualcosa di attualmente impensabile per un artificiale della sua categoria.



Credo sia merito del centro di gravità molto basso e dei pesi fissi, il maggiore dei quali è stato posizionato al centro dell'artificiale.
La profondità di nuoto varia tra i 50 cm ed il metro e mezzo per la versione floating e l'angolo e la dimensione della paletta ce lo lasciano immaginare perfettamente a proprio agio tra le onde..


Le livree sono molto particolari, le superfici riflettenti molto ampie e le linee olografiche diagonali per aumentare l'angolo di rifrazione e restituire un maggior numero di bagliori. Vedremo, ad aprile se quanto promesso da Daiwa rispetterà la realtà e se i nostri amici di battuta apprezzeranno l'impegno profuso dagli ingegneri della casa nipponica, così, a prima vista, sembrano altri due destinati al successo..


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