martedì 7 ottobre 2014

Licenza pesca in mare: Cambio hobby e mi dedico all'ippica..


Ci risiamo.. La madre dei cretini è sempre incinta, recita un vecchio detto, e pare proprio che a compensare il tasso di natalità in calo vertiginoso nel nostro paese, oggi i nostri reparti maternità, in cui si  dovrebbero partorire idee e soluzioni atte a risolvere un momento economicamente particolare, siano stracolmi quasi esclusivamente di cretini, ladroni, indagati, mafiosi e geni della lampada.. Di ieri l’ultima novità a dimostrare che al peggio, in questo paese corrotto, non c’è mai fine.. 


Avevamo letto una proposta sgangherata di un politicastro specialista del salto da un partito ad un altro, tale Nicodemo Nazzareno Oliviero, e ci eravamo indignati.. Ne aveva scritto un’analisi lucidissima Alessandro Idini nel suo BLOG mettendo a nudo e ben in luce ogni singolo aspetto assurdo e del tutto privo di finalità scientifiche e sociali della proposta.. Ma si sa, noi italiani siamo in grado di stupire il mondo intero e spesso appena siamo certi di aver convinto tutti che si è toccato il fondo vediamo arrivare qualcuno con una vanga o una ruspa a scavare un po’..

Ieri l’ennesima sorpresona per il nostro piccolo popolo ignaro ancora di essere entrato in maniera ormai chiarissima (e da tempo) nel mirino del Ministero delle Politiche Agricole..
Un gruppo di senatori, Francesco Marinello del NCD, Giuseppe Ruvolo del PDL, Giuseppe Compagnone del PDL, Mario Ferrara del PDL, Lucio Barani del PDL, Vincenzo D’Anna del PDL, Michelino Davico (Gruppo misto), Pietro Langella di GAL, Giovanni Mauro di GAL, Antonio Milo di GAL ed Antonio Scavone di GAL, di cui vi invito a cercare le gesta con Google, per scoprire quanti siano quelli candidi e quanti invece non lo siano, ha presentato un emendamento alla finanziaria in fase di definizione con il quale si vorrebbe far passare l’obbligatorietà di una sorta di licenza il cui prezzo dovrebbe oscillare tra i 20,00 euro per i pescatori terrestri ai 200,00 per quelli da natante (a persona a bordo)..


«Art. 5-bis.
(Disposizioni in materia di pesca sportiva)
1. A decorrere dal novantesimo giorno successivo all'entrata in vigore della presente legge, chiunque intende effettuare attività di pesca sportiva o ricreativa in mare è tenuto alla comunicazione di cui all'articolo 1 del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 6 dicembre 2010, come modificato dal decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 15 luglio 2011.
2. La comunicazione di cui al comma 1 ha validità annuale.
3. Al momento della comunicazione e di ogni successivo rinnovo, i soggetti di cui al comma 1 sono tenuti al pagamento di un contributo annuo pari a 200 euro se intendono esercitare la pesca sportiva da imbarcazioni a motore e pari a 20 euro negli altri casi, da versare secondo le modalità e i termini stabiliti con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da emanarsi entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge.
4. A decorrere dall'anno 2015, le maggiori entrate derivanti dall'attuazione delle disposizioni di cui al presente articolo sono versate all'entrata del bilancio dello Stato.
5. Una quota delle risorse di cui al comma 4, pari al 70 per cento, è destinata allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per il rafforzamento delle iniziative del programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura di cui all'articolo 2, comma 5-decies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, attraverso il finanziamento di azioni di sviluppo della concorrenza e della competitività delle cooperative e imprese di pesca nazionali, nonché per il sostegno all'occupazione nel settore, nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione ed in coerenza con la normativa comunitaria e per il finanziamento di iniziative di sostegno del settore della pesca sportiva e ricreativa; un'ulteriore quota pari al 30 per cento delle predette risorse, è destinata ad incrementare l'autorizzazione di spesa di cui al citato articolo 2, comma 98, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
6. L'esercizio dell'attività di pesca sportiva o ricreativa in mare in caso di mancato rispetto delle disposizioni di cui al presente articolo è punito con la sanzione amministrativa pari a quattro volte l'importo di cui all'articolo 1168 del codice della navigazione, approvato con regio decreto 30 marzo 1942, n. 327»


Tradotto in soldoni significa che ogni proprietario di mezzo nautico che esercitasse la pesca sportiva dovrà versare 200,00 euro di pizzo ed accertarsi che i passeggeri siano a loro volta in regola mentre ogni padre che portasse a pesca da terra i propri figli per trascorrere una giornata in serenità dovrà versarne 20 per ogni componente della famiglia.. 
I soldi, come sempre e come paventato anche dal precedente tizio andrebbero a foraggiare il comparto professionale responsabile dell’impauperimento delle risorse ittiche. 

Purtroppo io non so scrivere, non so fare disamine puntuali e precise come i tantissimi (quasi tutti) migliori di me perché non ho più la pacatezza necessaria alla lucidità e spesso perdo i modi ormai travolto dalla rabbia e dalla battaglia quotidiana per la sopravvivenza di certo però non passo il mio tempo nascosto tra le montagne facendo finta che tutto vada bene, non vado a caccia di zanzare, spirografi, alghe, uccelli rari o farfalle sperando che nel frattempo qualcuno meno inconsistente di me e con più senso civico del mio dito mignolo risolva anche i miei problemi.. 
Preferisco nauseare con le mie lamentazioni anche chi non ha il coraggio di farsi leggere e credo che dovremmo cominciare a non nascondere più le nostre grida.. 


Da oggi non sarò più un pescatore ricreativo/sportivo, mi sono stancato di essere vessato anche in quest’ambito.. Da oggi scriverò storie di catture effettuate in pescheria ed userò la barca solo per fare il bagno o mi darò al bracconaggio, chi lo
 può sapere..



Fine dei giochi, non sono più disposto a prenderla sempre nello stesso posto.. 


3 commenti:

  1. ma che vadano a trovarsi un lavoro sta banda di nulla facenti!!

    RispondiElimina
  2. E' una vergogna.... invece di pensare a come tutelare il nostro ambiente, trovano solo i modi per parci pagare più tasse...

    RispondiElimina