Che il nostro mare si stesse tropicalizzando lo avevamo capito da una serie di segnali che negli ultimi anni raccogliamo con una certa costanza. Così, tanto quanto vediamo anno dopo anno l'incremento esponenziale in taglia, periodo e quantità di specie non autoctone e senza avversari naturali quali il nostro amato Barracuda ed il divertentissimo Pesce Serra, adesso assistiamo ad episodi sempre meno sporadici che riguardano specie sconosciute sino ad oggi nel nostro bacino..
Ieri un amico mi ha girato una notizia relativa alla cattura di un Pesce Palla nello Stretto di Messina. La specie, in altre varianti, è presente nella Sicilia meridionale e viene catturata abbastanza frequentemente dai pescatori che hanno la possibilità di uscire oltre le 12 miglia a sud verso i banchi tra l'Italia ed il continente africano. La particolarità di questa cattura, come sottolineato dalla Repubblica, è che riguarda una specie estremamente pericolosa, il Lagocephalus Sceleratus che, proprio come il collega nipponico con cui viene preparato il FUGU, se ingerito o toccato a mani nude procura la morte a causa della tetratossina prodotta dal suo fegato, dalla pelle e dalle gonadi e che induce una paralisi progressiva di tutti i muscoli sino al soffocamento.
Questo altro strano pesce era stato catturato lo scorso anno, in grande quantità da un amico catanese che senza andare tanto per il sottile, nonostante non lo avesse riconosciuto, lo ha mangiato :o(
Sono sempre rimasto con la curiosità di identificarlo anzi approfitterei dell'occasione per chiedere ai nostri lettori se ne hanno mai incontrato uno..
Di certo non possiamo impedire ai pesci di passare dal Mar Rosso al Mediterraneo ma attenzione, colleghi, moltissima attenzione a ciò che peschiamo, tocchiamo o mangiamo.
Ieri un amico mi ha girato una notizia relativa alla cattura di un Pesce Palla nello Stretto di Messina. La specie, in altre varianti, è presente nella Sicilia meridionale e viene catturata abbastanza frequentemente dai pescatori che hanno la possibilità di uscire oltre le 12 miglia a sud verso i banchi tra l'Italia ed il continente africano. La particolarità di questa cattura, come sottolineato dalla Repubblica, è che riguarda una specie estremamente pericolosa, il Lagocephalus Sceleratus che, proprio come il collega nipponico con cui viene preparato il FUGU, se ingerito o toccato a mani nude procura la morte a causa della tetratossina prodotta dal suo fegato, dalla pelle e dalle gonadi e che induce una paralisi progressiva di tutti i muscoli sino al soffocamento.
Questo altro strano pesce era stato catturato lo scorso anno, in grande quantità da un amico catanese che senza andare tanto per il sottile, nonostante non lo avesse riconosciuto, lo ha mangiato :o(
Sono sempre rimasto con la curiosità di identificarlo anzi approfitterei dell'occasione per chiedere ai nostri lettori se ne hanno mai incontrato uno..
Di certo non possiamo impedire ai pesci di passare dal Mar Rosso al Mediterraneo ma attenzione, colleghi, moltissima attenzione a ciò che peschiamo, tocchiamo o mangiamo.
Non sono sicuro che serra e barracuda siano da considerarsi "alloctoni"
RispondiEliminaInvece sono proprio due esempi tra i più classici di specie insediatesi nel Mediterraneo dai mari confinanti con il nostro bacino.. Il Serra certamente da molto più tempo rispetto al Barracuda (il viridensis) che è, diciamo, più "giovane". Alloctone, ma forse sarebbe meglio definirle "aliene", quanto altre tantissime specie meno note agli spinners ma altrettanto straniere sino ad un centinaio di anni fa..
Eliminae per completezza aggiungerei che il Serra, di origine tropicale e subtropicale, sino a circa 40 anni fa era presente quasi esclusivamente nella parte più a sud del bacino, in prossimità delle coste africane. Ricordo che ne prendevano pochi e raramente a Lampedusa da bambino quando nel resto d'Italia era pressocchè sconosciuto. La diffusione a macchia d'olio che oggi ce lo fa apparire come scontatamente presente è cominciata circa una trentina d'anni fa..
EliminaLa presenza di viridensis è documentata da oltre un secolo nel Mediterraneo. Ci sono sicuramente dei fenomeni in progressione ma ti ricordo che il Mediterraneo è sempre stato soggetto a questo fenomeno, incluso nella sua storia è stato completamente prosciugato (con morte della sua fauna e flora autoctona)...
RispondiEliminaA volte si è convinti di alcune cose, lette in pubblicazioni più o meno accreditate, che non sono del tutto esatte. Nessuno meglio di uno specialista della materia come te può dissipare queste convinzioni per cui grazie Antonio per la precisazione scientifica relativa al viridensis. Quindi alla somma dei fatti, la storia del nostro pianeta dice che non abbiamo più in Mediterraneo specie autoctone a meno che non identifichiamo come tali quelle precedenti il prosciugamento. Ma in questa visione paradossale in cui un milione di anni vale un secondo allora credo si possa dire che esista poco di autoctono sia sopra che sotto la superficie di quasi tutto il pianeta dato che è stato rimescolato un bel pò prima di raggiungere l'aspetto neanche ben saldo che ha oggi. :)
RispondiEliminaMa quello della seconda foto c'è nessuno in grado di indentificarlo?
RispondiEliminaLa fauna del mediterraneo, prima della crisi del Messiniano era prevalentemente di tipo indo-pacifico mentre poi divenne di "tipo" atlantico. Ora è un mix e c'è un pò di tutto. Ci sono anche pesci come lo sceleratus che sebbene potenzialmente pericolosi, non lo sono perchè non possono accumulare le micro-alghe che li rendono tossici (che nel med non ci sono), cosi come avviene con la ciguatera ai caraibi (e non nei Barracuda nostrani). Il pesce in oggetto potrebbe essere identificato se quel disgraziato avesse fatto delle foto decenti, sembra un piccolo wahoo ma dico "sembra"...
RispondiEliminaPer il resto non sono un esperto ma diffido dagli articoli pseudo-scandalistici di repubblica & co., considerato che secondo questi attualmente io e molti altri dovremmo esser stati divorati dai barracuda da un pezzo! :-D
Manca un pezzetto alla storia del Pesce Palla. In verità non è il primo quello descritto sulla Republica. Subito dopo la pubblicazione del post in questione qua sul blog, sono stato contattato prima telefonicamente da Filippo, un amico messinese e poi contattato sul mercatino da Peppe (plastic) che mi ha mandato una foto di un altro esemplare, apparentemente intorno ai 2 kg. dalla proporzione con la pinza con cui lo sollevavano. Lo hanno rinvenuto su una spiaggia tirrenica durante una battuta di pesca lui e Filippo, dopo una fortissima mareggiata.
RispondiEliminaPer il resto hai assolutamente ragione.. Fosse per la stampa barracuda, squali e murene dovrebbero uccidere più dell'infarto. Comunque io ho una regola ferrea che consiglio a chiunque venga a pesca con me o mangi il pesce che pesca: Mai toccare o mangiare animali provenienti dal mare di cui non si è perfettamente certi. :)
Qui da noi (Turchia meridionale) i "fugu" pesce palla ci sono in quantita' industriali. Purtroppo stanno colonizzando le nostre coste. Il serra invece e' un pesce che ha viene pescato nel Mar di Marmara da piu di un secolo. Ci sono molte prove documentate a riguardo. Strano che questo pesce non sia stato attivo anche nel mediterraneo.
RispondiEliminaInvece un altro pesce che i pescatori pescano frequentemente e' lo spanish mackarel. Ci sono parecchie foto su internet. Basta scrivere "ceylan baligi" su google :)