Tra le pagine di questo spazio abbiamo visto passare tantissimi autocostruttori da ogni angolo del pianeta e ne abbiamo spesso letto le motivazioni.. Abbiamo condiviso la loro scelta di cominciare a fabbricare artigianalmente le proprie esche. Abbiamo imparato dal loro che molto spesso gli apparentemente perfetti artificiali commerciali hanno in sè alcuni limiti per superare i quali è indispensabile studiare soluzioni idonee a particolari spot e condizioni meteomarine.
Non avevamo ancora letto però di un percorso che, iniziato dall'amore per le arti grafiche e figurative, si fosse poi incanalato ed espresso nella produzione di artificiali dal realismo stupefacente.
Andrea Pedaci, questo il nome per tutto il mondo del lurebuilder Macigno, è uno degli autocostruttori più noti agli spinners italiani. Uno dei primi ad aver manifestato un desiderio di precisione quasi nipponico nelle proprie crezioni.
Vivendo da sempre in Puglia ha ereditato l'amore per la pesca unendolo con grande successo a quello per le arti. Appassionato pescatore, scultore, pittore, pirografista e con uno spiccato dono per la manipolazione dei materiali.
Poichè queste peculiarità difficilmente sono riscontrabili contemporaneamente in una sola persona, quando ciò avviene il risultato è davvero entusiasmante.
L'essenza preferita è, come per tanti suoi colleghi, il Samba che per consistenza, peso e resistenza presenta delle caratteristiche uniche che lo rendono particolarmente idoneo a queste lavorazioni.
Le realizzazione di un artificiale però passa sempre attraverso una lunga serie di sperimentazioni, di prove tecniche ed una lunga progettazione che precedono il momento della rifinitura estetica dato che un artificiale è sempre e comunque l'insieme di tante abilità. Così il legno viene scolpito, bilanciato, se ne calcola la distribuzione del peso, i punti di piombatura, la destinazione d'uso e solo in ultimo lo si rifinisce.
In questa ultima fase le grandissimi abilità artistiche di Macigno trovano la massima esaltazione ed i prodotti che ne vengono fuori sono quasi indistinguibili dai modelli forniti dalla natura.
Navigando tra le pagine del suo blog e leggendone i post si percepisce anche il percorso di crescita che lo ha caratterizzato e che ad oggi ha raggiunto un livello elevatissimo.
Aspetteremo fiduciosi che arrivi l'estate per poter lanciare una di queste meravigliose "stick for-tuna" nell'inferno di una mangianza e nel frattempo ci godiamo i suoi filmati e report pubblicati nel suo blog AP-LURES.
Non avevamo ancora letto però di un percorso che, iniziato dall'amore per le arti grafiche e figurative, si fosse poi incanalato ed espresso nella produzione di artificiali dal realismo stupefacente.
Andrea Pedaci, questo il nome per tutto il mondo del lurebuilder Macigno, è uno degli autocostruttori più noti agli spinners italiani. Uno dei primi ad aver manifestato un desiderio di precisione quasi nipponico nelle proprie crezioni.
Vivendo da sempre in Puglia ha ereditato l'amore per la pesca unendolo con grande successo a quello per le arti. Appassionato pescatore, scultore, pittore, pirografista e con uno spiccato dono per la manipolazione dei materiali.
Poichè queste peculiarità difficilmente sono riscontrabili contemporaneamente in una sola persona, quando ciò avviene il risultato è davvero entusiasmante.
L'essenza preferita è, come per tanti suoi colleghi, il Samba che per consistenza, peso e resistenza presenta delle caratteristiche uniche che lo rendono particolarmente idoneo a queste lavorazioni.
Le realizzazione di un artificiale però passa sempre attraverso una lunga serie di sperimentazioni, di prove tecniche ed una lunga progettazione che precedono il momento della rifinitura estetica dato che un artificiale è sempre e comunque l'insieme di tante abilità. Così il legno viene scolpito, bilanciato, se ne calcola la distribuzione del peso, i punti di piombatura, la destinazione d'uso e solo in ultimo lo si rifinisce.
In questa ultima fase le grandissimi abilità artistiche di Macigno trovano la massima esaltazione ed i prodotti che ne vengono fuori sono quasi indistinguibili dai modelli forniti dalla natura.
Navigando tra le pagine del suo blog e leggendone i post si percepisce anche il percorso di crescita che lo ha caratterizzato e che ad oggi ha raggiunto un livello elevatissimo.
Aspetteremo fiduciosi che arrivi l'estate per poter lanciare una di queste meravigliose "stick for-tuna" nell'inferno di una mangianza e nel frattempo ci godiamo i suoi filmati e report pubblicati nel suo blog AP-LURES.
Hi there,
RispondiEliminaSome very beautiful lures there, thanks for showing them to us.
Have a good day.
bell'articolo complimenti francesco e
RispondiEliminacomplimenti a macigno