mercoledì 19 ottobre 2011

If don't Bite,Put The Tide!



Già.... il Tide Flyer. Una di quelle esche che assieme a poche altre ha cambiato molte regole dello spinning in mare negli ultimi anni, a tal punto che anche aziende concorrenti riconosco il valore e il "senso" di questa esca.il Tide Minnow è un precursore dell'ormai vasto panorama dei Jerk-minnow. Questa tipologia di esche artificiali che oggi ha tra le sue fila numerosi modelli di svariate marche tutti molto simili tra loro.... almeno da un punto di vista estetico. 




Questa tipologia di esche è meno reattiva quando si cerca di imprimere un recupero lineare, ma se si intramezzo lo stesso di "jerkate" più o meno toste (questo in base alla canna che utilizziamo) le stesse esche producono un movimento che risulta essere molto adescante nei confronti di varie specie di predatori marini. Premettendo che lo spinning in mare è forse l'approccio alla pesca meno scientifico, qualche regola base dalla quale prendere spunto per "inventare" è necessaria. La "potenzialità di cattura" è data dalla conoscenze delle abitudini di varie specie marine ma, soprattutto, dalla somma dell'attrezzatura utilizzata più lo stile dell'angler che l'utilizza.




 Quando un esca passa in tante mani mantenendo la sua potenzialità di cattura, ci sono serie ragioni per ritenere che questa sia valida. Il Tide si fa guidare sia da mani esperte che da mani neofite. La cosa più semplice da fare quando lo si toglie dalla cassetta è lanciarlo e partire con un recupero fatto di jerk potenti a canna bassa, in modo che l'esca sbandi vistosamente con un leggero stop fra uno zig e uno zag, insomma, il classico fondamentale da barracuda. 




Si può anche lanciarlo contro i marosi irati di una scaduta "da serra" per riuscire a domare le forti correnti. Ma un'esca affondante come il Tide non la si può relegare al fondamentale da barracuda o alla "scaduta del secolo"


Quest'esca può essere utilizzata in modo efficace su fondali non troppo profondi alla ricerca della spigola. Qui le regole cambiano radicalmente le "jerkate" sono più "twich Style" con il Tide che arriva quasi rasente al fondo per poi sollevarsi di un metro e ricadere giù. 




Nonostante queste sue doti da cattura, come tutti i campioni che si rispettino, anche il Tide ha qualche problemino di fragilità sulla paletta. Se sbatte sulle rocce con forza, a causa della sua particolare forma, è possibile che questa lasci il copro dell'esca. A questo si aggiunge il costo in Italia (comunque in linea con le esche della sua categoria). 




Ma al Tide queste piccolezze si possono perdonare, come un'allenatore perdona al suo campione la marachella dell'ultima notte. I campioni, si sa, posseggono "l'elemento risolutore".
E allora Cocco..... se non mangia.... metti il Tide!


1 commento: