martedì 19 luglio 2011

A fisherman, a dream, a brand: HIYOKO

Prima che il progetto Capitan Rusty Hook prendesse il corpo di oggi, prima che tutta la gigantesca opera di ricerca ed informazione effettuata dal blog, di cui oggi faccio con piacere parte, investisse ognuno di noi allargando a dismisura i nostri orizzonti, se appena un anno fa mi avessero domandato quanti autocostruttori esistessero, credo che avrei risposto "sei o sette".
Da allora ad oggi abbiamo "incontrato" grandissimi perso
naggi, abbiamo guardato le loro mani realizzare preziosi artificiali, abbiamo letto di storie di aziende, conosciuto nuovi brand nati dal caso o dall'abilità di un singolo artigiano. Questa nuova ed a me sconosciuta (ammetto la mia ignoranza) faccia dello spinning mi è piaciuta talmente tanto da cominciare ad apprezzare anche il piacere di scriverne.
Questo nuovo post è dedicato ad un altro grande personaggio ed alla sua storia, Mr. Kazushi Yamashina


Appassionato pescatore, amante e collezionista di una rara
e pregiata varietà di "pesci rossi" gli Hiyoko

affezionato utilizzatore di Heddon e Mann's e che della propria passione ha fatto un importantissimo e conosciutissimo brand giapponese, HIYOKO, di cui è fondatore, Presidente e Responsabile di Produzione.

L'avventura comincia nel 1994 ad Osaka, in Giappone. Immediatamente Mr. Yamashina si caratterizza per la ricerca continua e per il continuo sviluppo di nuovi progetti, per l'esigenza di dare una ventata di rinnovamento dato che molto, moltissimo c'era ancora, in quegli anni, da scoprire sia dal profilo tecnico che del design.
Basta fare un giro per il sito per capire quanta inventiva e quanta sperimentazione siano state messe all'opera..


Vi sono artificiali veramente inusuali per forma e colori da non riuscire ad immaginarne il movimento tanto sono fuori dai miei standard e mi rendo conto di quanto noi europei, e soprattutto noi italiani, si sia troppo legati a modelli tradizionali dai quali non riusciamo a discostarci..

Eppure ognuno di questi piccoli capolavori costruiti interamente a mano ha una propria identità ed una differente risposta alle sollecitazioni che gli verranno impartite dal pescatore..

Ognuno di questi piccoli artificiali è programmato per assolvere egregiamente all'obiettivo principale che Mr.Yamashina cerca di raggiungere: consentire a tutti i pescatori di ferrare facilmente i propri bass.

Per questo il brand non ha mai fermato la sperimentazione applicando in continuazione le proprie idee innovative, registrando numerosissimi brevetti e divenendo nel tempo uno dei principali produttori e sviluppatori di artificiali in tutto il Giappone..

Ma HIYOKO, come dicevo prima, è un vero e proprio brand e quindi non soltato artificiali ma anche canne da pesca, trecciati, mulinelli, abbigliamento, DVD e molti
ssimi altri prodotti legati alla pesca sportiva.



Una cosa che mi ha colpito molto positivamente è l'utilizzo costante e ben studiato di tutti i mezzi di comunicazione che la nostra epoca offre, per diffondere la conoscenza dei prodotti ma soprattutto per analizzare i feedback di ritorno dai propri utilizzatori. L'Hiyoko Salon per esempio è diventato un appuntamento in cui vengono presentate tutte le novità mondiali del settore pesca ed in cui veri appassionati si incontrano e condividono le proprie esperienze. Un forum, un blog ed addirittura una radio privata collegati al sito web rispondono a tutte le domande e curiosità, ai problemi ed alle esigenze dei clienti.
Grazie ad un sistema di podcasting la comunicazione tra produttore, rivenditori ed utilizzatori dei prodotti a brand HIYOKO è sempre attiva e consente al marchio di seguire le necessità di ognuno dei propri interlocutori a qualsiasi livello essi siano, dallo sviluppo di nuovi progetti ed articoli alla semplice comunicazione con i propri distributori.

In Italia qualcosa di simile sta nascendo ed auguro a chi ci sta scommettendo su di riuscire ad arrivare agli stessi traguardi perchè la favola di un semplice spinner che diventa un brand non è, come dimostra questo post, qualcosa di irrealizzabile e fuori dalla portata. Bisogna crederci ed investirci ma soprattutto rendersi disponibili alla comunicazione con ogni singolo pescatore come se fosse l'unico cliente, come se fosse il proprio amico e compagno di pesca.

Il segreto forse è anche riuscire a rimanere, come ha fatto Mr. Kazushi Yamashina, "semplicemente ed innanzitutto" uno spinner tra gli spinners..


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