giovedì 29 novembre 2012

Accurate Reels: the Boss of bosses

Da tanto ho in progetto di scrivere questo post.. Tantissimo.. E’ una di quelle cose che siamo certi faremo ma che rimandiamo sempre per la paura di non avere il tempo e la concentrazione indispensabili a farle bene.. Finalmente il tempo è arrivato  ed è ora di parlare un po’ di un prodotto che non arriva dal Giappone, come la stragrande maggioranza di quelli che utilizziamo a pesca, ma dagli States.
La sto tirando un po’ lunga, mi rendo conto ma per me è un po’ come presentare una star ad un galà internazionale, una di quelle che nessuno si aspetterebbe di trovarvi e che con la loro presenza danno lustro a tutta la manifestazione..
Ladies and Gentlemen, Mesdames et Messieurs, Panie i Panowie (come si sentiva in un vecchio disco di Guccini), Signore e Signori…
The BOSS!!



Nella nostra brevissima e poco remunerativa carriera di pescatori sportivi abbiamo visto passare per le nostre mani decine e decine di attrezzi.. Abbiamo speso decine di migliaia di euro in canne, artificiali e mulinelli, abbiamo trepidato sino al momento di vedere in prova i nostri acquisti ed abbiamo deciso se ci avrebbero accompagnato o no per il resto della nostra carriera..
Come dire “ne abbiamo fatta passare di treccia dentro gli archetti” e di cazzate ne abbiamo combinate tante.. Acquisti avventati fatti sull’onda della moda o dell'estetica, scelte dettate da fattori del tutto aleatori, acquisti di oggetti poco funzionali o inidonei allo scopo cui erano destinati.. 



Ci siamo fermati spesso a riflettere su quanto questa passione ci sia costata e ci costi quotidianamente, su quanto avremmo potuto evitare, quanto con il senno di oggi non avremmo mai acquistato e, devo dire, che ci troviamo quasi sempre abbastanza d’accordo.. Su una cosa però il nostro giudizio è del tutto sovrapponibile ed uno solo credo sia l’acquisto che ripeteremmo all’infinito e che rifaremmo istantaneamente se fosse necessario (per come abbiamo già fatto in alcuni casi) un mulinello ACCURATE..


Per uno spinner salso, di quelli che hanno sempre visto il rotante come l’uomo nero da evitare quasi a tutti i costi, uno di quelli non abituati alla sensibilità indispensabile ai bassisti, per uno che si trova sempre o quasi ad affrontare la furia degli elementi ed il vento sferzante, è difficile pensare di potersi accostare all’uso di un mulinello rotante.. E non mi faccio vergogna nel dire che io per primo non credevo di poter essere in grado di utilizzarlo.. Mi vedevo, nel migliore dei miei incubi, avvolto da parrucche indistricabili  a perdere goffamente il pesce della vita.. Mi immaginavo smarrito senza il mio rassicurante archetto ed il mio avvolgimento a spire incrociate..
Poi accadde ed un giorno, dopo aver pescato a lungo con la mia canna da light vertical ed il mio Stella SW ad inchiku, mi trovai a provare la configurazione dell’amico che ci ospitava e fu amore a prima vista.. Mi trovai in meno di una settimana profondamente riconfigurato a calare i miei inchiku e nonostante i decenni trascorsi ad aprire e chiudere archetti non ho avvertito altro che miglioramenti.. Cercherò pertanto di condividerli non per convincere nessuno, non mi interessa e non me ne torna nulla, ma per cercare di dissipare quel mostro nero del pregiudizio che ancora sento nelle parole di alcuni amici pescatori..



Fu così che nel mezzo del cammin di nostra vita incontrammo Accurate.. 
L'azienda che oggi produce alcuni tra i migliori mulinelli del mondo è americana nonostante il nome del fondatore, Michael De Marco tradisca delle radici chiarissime.. Figlia di una più vecchia specializzata nel settore dei motori a turbina (per questo il jet nella homepage) e della tornitura, è nata ad inizio anni '90 ereditando gli altissimi standard di qualità derivanti dal comparto in cui operava la consorella. Macchinari a controllo numerico e laser venivano utilizzati nella produzione dei rotanti quando ancora in tutto il resto del mondo, nello stesso settore, si lavorava esclusivamente a mano. Questi stessi standard di qualità elevatissimi, i livelli di collaudo e controllo e l'approccio alla lavorazione così tecnici hanno fatto si che negli ultimi venti anni che Accurate Reels mercato americano fosse inteso come sinonimo di qualità e robustezza associati alla pesca sportiva. 

Ma andiamo invece alle impressioni che negli ultimi tre anni ne abbiamo ricavato noi utilizzandoli settimanalmente e costringendoli a decine di migliaia di chilometri di recupero.. Mi piacerebbe poter parlare di tutti i modelli ma quelli che utilizziamo noi sono due soltanto, il BX400N ed il BX500N pur avendo posseduto ed utilizzato anche alcuni  BX500XN. 
Il fatto che siano prodotti anche con manovella a sinistra ha di certo ridotto il muro della difficoltà ad abituarsi al loro utilizzo.. I due gioiellini in questione interamente in alluminio, risultano leggerissimi, dotati del sistema di freno Twin Drag brevettato da Accurate che utilizza entrambi i lati della bobina per la frenatura della stessa evitando squilibri sull'asse centrale che a lungo andare producono il disallineamento della bobina stessa. 
La sensazione che se ne ha in pesca è la stessa che deriva dal girare un fisso di altissima fascia, massima fluidità e leggerezza accoppiati ad una grande sensazione di forza e robustezza oltre che una raddoppiata sensibilità sull'artificiale. 
La frizione è estremamente precisa e progressiva e consente tre diverse posizioni, sblocco, pesca e strike. Durante il combattimento, se tarata bene, risulta estremamente maneggevole e con "combattimento" non mi riferisco a dentici e pesci di fondo ma a sua Maestà il Tonno Rosso ed al suo collega il Pesce Spada che spesso, per la nostra delizia, hanno messo a dura prova tutta l'attrezzatura. Noi li abbiamo montati su canne Major Craft, Off Blow e Crostage e troviamo l'accoppiata quanto di più simbiotico i progettisti di due diversi continenti potessero produrre. Come se gli ingegneri americani avessero realizzato un mulinello appositamente per quelle canne e viceversa. Sinceramente non credo che sia facile trovare mulinelli di questa taglia, perfetti per entrare nel palmo della mano, in grado di resistere alle fughe a tutto gas di un Tonno o a quelle folli e sconclusionate di uno Spada. 



Ricordo che parliamo di un piccolo, piccolissimo mulinello, e non di un attrezzo da traina, di un oggetto che pesa appena 500 gr. e che abbiamo sentito diventare bollente per l'attrito, montato su canne light da 120-160 gr che non hanno mostrato alcuna sofferenza. 
La meccanica è estremamente semplice. Appena lo si smonta però si ha ben chiara la robustezza delle singole parti e si comprende quanta esperienza  e cura siano state infuse nella progettazione e nella realizzazione.
Manca del guidafilo, cosa che nei fatti rappresenta un vantaggio quando, come noi, si pesca con trecce molto sottili, tra le 15 lb. e le 20 lb. che strusciando sullo stesso ne ricaverebbero un'usura più veloce.. La bobina Narrow (molto stretta) sopperisce perfettamente a questa mancanza per i meno esperti consentendo una disposizione della treccia quasi sempre perfetta al suo interno.



Li abbiamo stressati tantissimo, li abbiamo fatti lavorare in condizioni estreme, a temperature altissime sotto i sole siciliano d'agosto con combattimenti lunghi e violenti ed a temperature bassissime in mezzo a nebbia ed umido e mai un problema da lubrificazione o scorrevolezza.
Non entro nel merito delle caratteristiche tecniche perchè sono disponibili online nel sito di ACCURATE FISHING o ne troverete ampia descrizione nel BLOG Accurate  ad esso collegato e preferisco rimanere sulla nostra diretta esperienza personale maturata per mare in questi ultimi tre anni perchè è utilizzando un oggetto che si ha una chiara percezione di quali siano i suoi limiti, ancora non trovati, o le sue peculiarità..
Il marchio, in Italia, è distribuito dall'amico Francesco, proprietario della Diehardfishing, che offre oltre a tutta una serie di prodotti di altissima qualità anche un servizio post-vendita di assistenza tecnica impeccabile che posso tranquillamente definire migliore di quello offerto dalle grandi multinazionali del mulinello.. 



Sono un criticone per natura, uno di quelli che si attacca al pelo nell'uovo, convinto che il rispetto nei confronti dell'acquirente e la soddisfazione del cliente siano fondamentali più degli acquisti stessi, uno che cambia senza pensarci appena riceve il primo sgarro o tradimento in ogni aspetto della vita ma, per quanto abbia provato a trovarci qualche difetto accostandomi anche ad altri marchi meno esotici sperando in un'alternativa, devo ammettere con piacere che questo è senza dubbio il migliore acquisto che io abbia mai fatto..

lunedì 26 novembre 2012

The Fishermen Wine?

Una delle mie passioni oltre a quella del mare in generale e del lancio/collezionismo di pescetti di varia fattura in particolare, è il mondo del vino, qua capisco che qualche simpaticone potrebbe fare più di una battuta o affermare di come spesso e volentieri alcuni post di questo blog dimostrino in modo inequivocabile questa mia "seconda" passione. Molti che un po' come me sono affascinati dal mondo enoico sanno benissimo che una delle cose più belle e incredibili del mondo del vino è proprio la varietà e le soluzioni proposte da più o meno talentuosi vignaioli. Rimango sbalordito nel vedere certi sistemi di coltivazione della vigna sia che siano eroici oppure no, è un mondo immenso dove veramente non si finisce mai di conoscere, perché poi imparare è un altro paio di maniche



Una delle idee più incredibilmente geniali  e pazze è quella proposta da Piero Lugano un enotecaro e produttore di vini che con la figlia gestisce la Bisson Vini a Chiavari in Liguria, la soluzione proposta da questo amante del mare è stata quella di creare uno spumante molto speciale, Abissi 2009 è stato il primo esperimento di questo vino nato nel mare, un metodo classico Pas Dosé che a seconda delle annate viene imbottigliato con percentuali  variabili di uve liguri come la bianchetta genovese, il vermentino e il pigato, dopo la vendemmia che si svolge nel più tradizionale dei modi, Piero Lugano ha pensato in quanto un uomo innamorato del mare di sistemare le bottiglie dentro dei gabbiotti di acciaio e di immergerle alla profondità di 60 metri nei fondali dell'Area marina protetta di Portofino per circa 18 mesi





questa idea è nata pensando che durante il periodo di affinamento in profondità, la temperatura costante sui 15 gradi, il bilanciamento di pressione e il dolce e costante cullare del mare mediterraneo potessero dare vita a un prodotto molto particolare, dopo il ripescaggio le bottiglie vengono lasciate ancora in affinamento nella miniera di Gambatesa



 Il vino che spero di provare al più presto nella sua seconda annata di produzione (la prima di seimila bottiglie del 2009 è stata un grande successo, viene messo in commercio conservando tutte le incrostazioni dovute ai 18 mesi sott'acqua e ogni bottiglia viene rivestita con una speciale pellicola trasparente in modo da preservare tutta il fascino del mondo marino, questo rende ogni bottiglia unica e un idea pazza e geniale realtà, appena riceverò la mia bottiglia la stapperò alla vostra salute! 






FlyNation NorthFLoridA

Inizio a provare un'invidiaSLASHodio per i nostri cari americani....

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I Stick You Stick We Stickers!!!! vol.01

Quando si possiedono menti pattumiera come quella del sottoscritto spesso e volentieri si fanno mille cose e poi ci si incasina in un modo pazzesco, questo in parte viene risolto da TheMasterfish che oltre a essere co-autore di questo blog è una specie di badante per il sottoscritto, tempo fa avevamo spedito svariati adesivi in giro per il mondo, credo che in gran parte siano arrivati a destinazione e anche se non di tutti, abbiamo comunque ricevuto indietro svariate foto con il nostro bel adesivi che pasticcia gli arredi urbani o le attrezzature in luoghi più o meno lontani, di quelle foto che abbiamo ricevuto voglio pubblicarne le più belle nel blog iniziando da questa mandata dall'amico Rob WolfsBarsch ( che è quello con il cappellino NDR) 




Rob è tra l'altro l'autore di un bellissimo e famoso blog in lingua tedesca e in inglese che potete vedere a questo link  http://www.wolfsbarsch.com/


Grazie Mille Mr ROB !

se avete qualche foto che volete inviarmi mandate pure a questo indirizzo info@capitanrustyhook.com 
a presto ancora molte altre..... 





giovedì 22 novembre 2012

The Lure Test-Seaspin Buginu 105 Biu on Water!




Continua la serie Lure Test creata dalla mente fervida y malata del nostro uomo del Sulcis, Santiago Aka Sulas questa volta ci presenta l'ultimo artificiale made in Seaspin, il Buginu 105 Biù, un piccolo snodato di 12 grammi per 105mm, fratellino smilzo e snodato del più conosciuto 140.Il video mi sembra molto molto ben fatto inoltre la presenza di Stambecco Massimo Pau noto   Kurgan arricchisce il tutto e voi cosa ne pensate?......




martedì 20 novembre 2012

Allarme Rosso? Lo avevo detto io..

Questo spazio è stato sempre esente dal commentare i fatti politici che danno abbondantemente da scrivere a menti ben più eccelse delle nostre.. E' stato sempre ben lungi dal commentare quanto ci tocca sopportare quotidianamente dal Legislatore che irrompe volente o nolente nelle nostre vite, ci sottrae benessere, lo dissipa in attività di dubbia o ridicola utilità.. 
Non lo abbiamo mai fatto volutamente e spesso ci siamo trovati uno a trattenere l'altro nei momenti in cui era davvero difficoltoso parlare "semplicemente" di pesca pur avendo una visibilità ampia come la nostra.


Va anche sottolineato ed evidenziato che non sempre io (TMF) e Mattia (Cpt.Rusty) abbiamo lo stesso punto di vista su tutti gli argomenti riguardanti il nostro sport e proprio questo è uno di quelli. Il caso però è anche uno in cui politica e pesca sportiva si sono incontrate con l'ovvio risultato che consegue quando una cosa fetida si occupa di qualcosa che non conosce. 
Viviamo in uno stato (il minuscolo è una scelta e non un errore) che non ha nè le capacità nè la voglia di occuparsi dei problemi dei suoi cittadini, uno stato che ad un certo punto ha deciso, per risolvere ogni problema di stritolarci in una morsa, di soffocare le proprie aziende sommergendole di gabelle e dazi, di arricchire i ricchi ed impoverire i ceti medi, uno stato garante di se stesso e della propria sopravvivenza.. Viviamo in una condizione al di fuori da ogni realtà immaginabile in cui decine di migliaia di ex onesti lavoratori oggi raccattano tra le immondizie per sopravvivere.. Uno stato che perde decine di miliardi di euro discutendo su quanto debba essere profonda la buca e di quanto letame ci si debba metter dentro prima di seppellirci vivi.. Uno stato intento ad imbavagliare la già del tutto controllata stampa di regime per garantirsi l'assoluta libertà di delinquere.. 
Ebbene, questo stesso stato ha trovato il tempo di censirci, noi pescatori sportivi, di riunirsi attorno ad un tavolo con questo ordine del giorno e di regolamentare la pesca "sportiva" al tonno rosso finalizzata al Catch and Release.
Ma ce lo vedete il Presidente Monti che, con la sua aria compassata da uomo della soluzione chiede alla Ministra Fornero "Elsa, cara, hai idea di cosa sia questo C&R  che dobbiamo approvare?" E' riuscito a riunirsi, questo stato, e tra una tassa e l'altra, tra una sommossa e l'altra, ha affrontato questo tema, importante più di tutto gli altri rimasti in coda, derogando la legge che ne vietava la caccia per commercio e per sport in qualsiasi periodo dell'anno oltre la chiusura.


Io non ho mai fatto segreto di essere contrario e sottolineo che la mia posizione in merito non coincide con quella del capitano di questa nave puzzolente. 
Il Capitano è in fondo un ottimista e crede negli italiani e nelle loro capacità di attenersi a quanto prescritto mentre io no.. Io non ho mai creduto che questa "concessione" avremmo saputo gestirla.. Io non ho mai condiviso i combattimenti "sportivi" in cui uno dei due contendenti soltanto,  e per giunta in pericolo di estinzione, rischia la vita e l'altro nulla.. Non ci vedo nulla di sportivo io.. Proprio nulla.. Nè tantomeno ho mai creduto che potessimo, noi pescatori italiani goffi e poco informati (perchè il 75% non legge nè riviste nè forum), gestire quello che ci è stato presentato come un "dono". 

Ecco.. Adesso posso dirlo.. 
VE LO AVEVO DETTO IO...

Risultato?
Il legislatore, quello stesso che ha tutti i mezzi per frugare nelle nostre tasche riempiendo le proprie, quello che trova risorse e tempo per mandarci cartelle esattoriali, lo stesso che chiude le acciaierie, le miniere, che concede denaro, il nostro denaro, ai fabbricanti di auto perchè possano aprire le loro fabbriche all'estero e chiudere quelle in Italia, QUEL legislatore, non riesce o non vuole controllare gli "sportivi" che stanno massacrando, affettando, riducendo drasticamente, con la scusa dello "sport" la popolazione di un animale IN ESTINZIONE da cui dipende tutto o buona parte dell'ecosistema marino mondiale..

Ebbene si, cari amici spinners e non.. Quando ferrate un Tonno Rosso con una cannetta, portandolo all'arresto cardiaco per imbarcarlo con la scusa del "tanto ormai è morto" ben sapendo che le pattuglie o non vi fermeranno o non hanno modo di fermarvi perché sprovviste di mezzi ed uomini per farlo (impiegati a multare i vecchietti che rubano un uovo al supermercato per vivere), quando lo legate ad una boa perché poi passa un amico a ritirarlo o lo affettate direttamente a bordo sbarcandolo a pezzi irriconoscibili, quando fate questo pensate al tonno rosso che appena 50 anni fa era presente in numero 50 volte superiore nei nostri mari e che, a questo ritmo scomparirà quasi del tutto entro una ventina..

Negli Stati Uniti, dalla politica per mille motivi criticabile ma per altrettanti mille encomiabile, la salvaguardia delle risorse ittiche è una RELIGIONE cui noi, poveri e piccoli pescatori italiani, anglers improvvisati, carichi di testosterone da mancanza di sesso o noi piccoli e patetici trainisti della domenica che massacriamo centinaia di piccoli di Tonno Rosso chiamandoli in altra maniera per lavare le nostre coscienze, non potremo mai aspirare.

Negli Stati uniti la misura minima è di UN METRO E OTTANTACINQUE e pescano ancora esemplari di oltre 500 kg. Da quanti decenni non vediamo più pesci sopra il metro e mezzo in Mediterraneo? Il perchè ce lo siamo mai chiesto?

Ditemi allora.. Ma in nome di quale sportività tutto questo? Come si possa coniugare una posizione etica di tutela dell'ambiente con la pesca sportiva di un animale che sta scomparendo dai mari del mondo io, con il cervello bruciato dalla salsedine, non lo riesco a capire. Credetemi.. E dire che ci è capitato di ferrare tonni fuori periodo, spesso, li abbiamo incontrati, visti, evitati.. Abbiamo preferito tagliare la nostra treccia perdendo centinaia di euro piuttosto che stressarli.. Ma forse noi non siamo per la tutela delle specie protette. Forse noi non siamo dei "veri pescatori", forse siamo degli sfigati che non hanno troppo testosterone libero.. Forse..
Intanto, come volevasi dimostrare, promotori di questa deroga e sognatori di combattimenti epici da poter narrare ai propri amici ed ammiratori, ci siamo accorti che non eravamo in grado di gestire la concessione.  
Ah si! Lo so, lo so.. Noi che leggiamo i report, che vagabondiamo per la rete siamo diversi, noi non facciamo parte di "quei" pescatori, lo so.. Noi non ne portiamo a casa fuori periodo, noi abbiamo richiesto TUTTI l'autorizzazione in Capitaneria, noi non li tiriamo fuori dal mare per la foto perché sappiamo che significa ucciderli, noi siamo diversi.. Lo so.. Noi mettiamo i tag in nome della scienza e via in mare liberi.. Niente foto fuori dall'acqua, niente, noi non facciamo niente che possa metterli in pericolo.

Odiatemi pure, ma io non ci credo...


Questo è quello che ci aspetta tra 20 anni se continueremo a fare i cazzi nostri.. 
e non ditemi che non ve lo avevo detto...


martedì 13 novembre 2012

Non sempre per la pesca..


Esistono tantissimi modi di vivere la nostra passione..
Alcuni cercano il pesce, ne fanno una questione di vita o di morte, lo cacciano senza tregua come se fosse il peggiore dei mali da debellare.
Alcuni vanno a pesca per rimanere da soli, lanciando le proprie esche tra le onde in totale solitudine e non raccontano nulla di ciò che fanno, di dove o come lo fanno.
Alcuni fanno poco ed a quel poco cercano a tutti i costi di dare il maggiore risalto.
Alcuni spinner non bravi e non colti (nello spinning) insegnano ed altri più bravi e colti ascoltano in silenzio.


Alcuni si battono il petto di giorno e di notte fanno a pezzi l'etica e bombardano il mare.
Alcuni credono che il mondo si possa cambiare e che si possa pescare il Tonno Rosso per sport, altri sanno che non è possibile e che il Tonno Rosso per la nostra "sportività" ed il nostro "piacere" scomparirà.
 Alcuni diventano amici per la pesca e non si separeranno mai più altri vengono separati dalla pesca e non saranno mai più amici..
Umanità che lancia..





Tra questa umanità ce n'è una parte che pesca SOLO per divertirsi. Sono un pò, non tantissimi, si vedono di quando in quando, fanno centinaia o a volte migliaia di chilometri per cazzeggiare un pò, per stare in compagnia davanti al mare o ad un bicchiere di vino chiacchierando delle proprie avventure ed ascoltando quelle degli altri.. 



Senza interessi economici, senza nient'altro che quello che si vede.. 




A volte, sempre in verità, cappottano ridendoci su e preparandosi già al prossimo cappotto collettivo in cui ridere e chiacchierare di pesca e del mare passato sotto le scarpe da wading, del sale respirato, del vento e del freddo.. 
Molto spesso il mare scioglie ma, per fortuna a volte lega..




Queste foto raccontano una giornata tra amici spinners, alcuni venuti da lontanissimo, un piccolo raduno organizzato dal MercatinoDellaPesca, ed in cui cercheremo di mantenere questo spirito prima di tutto.


Abbiamo trascorso un'altra giornata fingendo di pescare ma divertendoci come se lo avessi fatto davvero..


Anche (e soprattutto) questa è umanità.. 


Grazie amici per aver partecipato..

mercoledì 7 novembre 2012

Obama Strike Again!!


Il mondo aspettava un risultato ed oggi è arrivato.

Obama comincia il suo nuovo mandato come 44° Presidente degli Stati Uniti..


Good job, President Obama!!


Aldente?

Siamo e sono sicuramente abituato alle stranezze presentate dal mercato Made In Japan, credo di aver visto sui cataloghi veramente degli oggetti veramente bizzarri, a volte innovazioni altre volte solo dei prodotti nati per essere virali e di cui parlarne e basta, spesso i prodotti nati nel paese del Sol Levante presentato dei nomi che agli italici pescatori non possono che essere molto famigliari, si dice che il Giappone ami l'Italia per il suo disordine creativo molto lontano dalla precisione insita nella cultura nipponica di cui molti di noi sono affascinati, tra le strambezze o almeno tra le presunte tali sicuramente vorrei aggiungere questo nuovo artificiale prodotto dalla Ima, una specie di piccolo Darter di 95mm per 7.1 grammi, magari prendo un granchio come spesso mi è capitato ma il nome ALDENTE e la forma che personalmente mi ricorda una arcata dentale mi sembrano veramente uno strano mix italico, ma magari mi sbaglio....



ma il Manga Promozionale in allegato  anche se non l ho capisco provoca in me un rassicurante affetto infantile....






martedì 6 novembre 2012

Eging: per parlarne giusto un pò..

"Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma"
Quando Antoine Lavoisier, uno dei padri fondatori della scienza, scrisse questo aforisma non avrebbe mai immaginato che un criminale come me oltre un quarto di millennio dopo lo avrebbe dissacrato utilizzandolo per introdurre un pezzo un un blog si pesca.. Ma lui non conosceva il nostro blog altrimenti oggi ne sarebbe stato fiero :)
Scherzi a parte, nei fati però quello che è successo negli ultimi anni alla nostra tecnica è proprio questo.. Nulla si è creato, nulla si è distrutto ma tutto si è trasformato, reinventato e codificato dando di volta in volta un'apparente nuova forma a qualcosa che ha sempre la stessa sostanza.


So che adesso moltissimi puristi dello spinning storceranno il naso e vorrebbero mettermi al rogo non condividendo l'accostamento della loto tecnica preferita all'Eging.. Lo so e li capisco dato che io stesso a volte o difficoltà a considerarla una variante tanto quanto mi è a volte difficile considerare nella stessa maniera lo ShoreJ.


Vi capisco tutti ma, osservando i fatti, quello che succede è comunque la stessa cosa, da una parte un pescatore, quasi sempre uno spinner che vuole trascorrere qualche ora senza immergersi nelle onde ma spinto dal desiderio di provare una nuova esperienza, tra le mani attrezzature che possono arrivare a costare quanto ed anche più di un blasonatissimo combo dedicato alla regina, all'altra estremità un artificiale da manovrare in qualche modo ed in mare una serie di probabili obiettivi, predatori tra i più antichi che l'uomo abbia mai predato proprio per la relativa semplicità della loro cattura con le tecniche convenzionali e tradizionali, l'abbondanza nei nostri mari e la bontà delle loro carni..


 Eccoci quindi qua, con l'inverno alle porte, il freddo che inizia a farsi sentire e con lui l'avvicinamento progressivo per l'accoppiamento e l'ovoposizione dei cefalopodi, calamari e seppie in primis insieme ai meno frequenti e più combattivi polpi. 
Come per tutte quelle nate negli ultimi anni, anche questa tecnica, l'Eging, ha trovato la sua codifica di base in Giappone, paese in cui viene praticata da moltissimi anni con attrezzature dedicate e battute specifiche (tant'è che esistono anche costosissime riviste specializzate) mirate alla cattura di splendidi, enormi e da noi non disponibili cefalopodi oceanici.
Io sono un pò tardo e, per quanto non neghi di averci provato qualche volta e di avere la mia bella serie di Squid Jig, non ho la grande conoscenza della tecnica che deriva dal praticarla con costanza pertanto, per scrivere questo pezzo che in qualche modo sentivo di dovere alla nostra platea di lettori, mi sono affiancato ad un amico, moderatore del mercatinodellapesca, Davide (aka Dado89) che al contrario di me di Eging, oltre che ovviamente di spinning, ne mastica ed anche tanto.


Va detto subito, proprio a zittire quanti sono rimasti con il naso ancora storto che la tecnica non è semplice come sembri o come, con snobbismo aristocratico da pescatori di sole spigole nella schiuma, si è portati a giudicarla senza averla mai praticata.. Certo non si parla di regine da stanare in mezzo alle onde furiose, non sono dentici da schiodare dal fondo o lecce e ricciole da domare, ma c'è comunque un forte aspetto tecnico per cui la scelta di un modello di Egi piuttosto che un altro, di un colore piuttosto che un altro o di uno spot piuttosto che un altro, ha il suo peso. 
Come chi "spinna", anche chi prova ad insidiare calamari e seppie si trova a dover scegliere tra tantissimi artificiali, gli Squid Jig, modelli e misure variabili, le cui taglie sono universalmente codificate in EGI, una scala che da 1.8 per i più piccoli arriva sino a 3.5-4 per i più grandi indipendentemente dal peso.


Di Egi ne esistono un'infinità e come per tutte le tecniche anche in questo caso i produttori si sono immersi a capofitto nella progettazione di modelli sempre più verosimili, ricoperti da un filo di tessuto in alcuni casi o di lycra, con particolari accorgimenti che non consentono la dissipazione del calore superficiale facendoli percepire ai tentacoli del predatore, come "animati", con sottilissime zampette simili a quelle dei gamberi o con emissioni luminose previa ricarica con lampadina a raggi UV. 
C'è, come potete immaginare, un vero e proprio marasma di articoli per tutte le tasche e di tutte le marche. Duel con l'EZ-Q, Molix con il Millerighe, Duo con il suo D-SQUID del tutto fuori dal coro, le versioni Shallow, Normal o Deep a seconda delle velocità di affondamento, fanno si che ci si ritrovi davanti ad un parco davvero ampio di modelli ed immenso di colorazioni in cui effettuare le proprie scelte. Insomma un vero e proprio pezzo di mercato, un piccolo compartino economico con un prodotto ed un tecnica accessibili a chiunque abbia voglia di congiungersi un pò con il mare che, negli ultimi due anni, ha generato un gran bel volume di affari oltre che innalzare esponenzialmente la quantità di lanciatori di plastica.


Ma parlando un pò di tecnica possiamo tranquillamente dire che chi si trovasse a cercare una canna specifica si troverebbe a scegliere quasi sempre un attrezzo di provenienza nipponica, tra i 2,10 ed 2,70 mt. con azione "regular" o "fast" ed un lure range che oscillerà tra quei 1.8 e 4 Egi di cui scrivevo sopra.. Il bilanciamento, come siamo soliti considerarlo, in questo caso non è sempre importantissimo data la gestione molto più soft delle esche rispetto allo spinning e comunque si otterrà facilmente con mulinelli di taglia non superiore alla 3000 Shimano o 2000-2500 Daiwa ma in grado di imbobinare per bene un sottilissimo e leggerissimo trecciato da 6 a 10 lb al massimo. 


Le scuole di pensiero sul movimento da impartire sono un paio ma la più accreditata sembrerebbe essere la gestione japan style che lascia cadere l'artificiale al fondo per sollevarlo immediatamente con due ampie e veloci jerkate (ad imitazione degli scatti del gambero) o ancora un recupero più vicino al "dente di sega" dei nostri jig da shore, uno stretto e frenetico zig-zag con rilasci e ricadute ogni 10 metri circa.
I cefalopodi amano gli spot profondi o quelli che, sebbene non profondi registrino variazioni batimetriche significative a poca distanza pertanto converrà cercare spiagge a che degradano velocemente come quelle che i "colleghi" lanciatori di piombo definiscono "ad alta energia" proprio per la prossimità che hanno con cadute molto accentuate, o scogliere o ancora i classici bacini artificiali pascolo di qualsiasi specie marina in ogni livello della catena alimentare.
Io, le poche volte che mi sono dedicato alla tecnica in questione, ho avuto risultati in ambiti portuali o semi portuali, anfratti di scogliere attrezzati ed utilizzati come porti dai piccoli pescatori locali e diffusissimi lungo tutte le coste della nostra penisola. 


Va anche aggiunto, a completezza di informazione, che la vita media di un cefalopode, animale dall'accrescimento velocissimo, si aggira intorno ai 2-3 anni (per i più fortunati) e al loro presenza numerica nei nostri mari è tale per cui il prelievo sportivo unito a quello professionale (che resta ridottissimo rispetto alla pesca delle altre specie ittiche) non potranno mai scompensare alcun equilibrio biologico rendendo meno gravoso ai più integralisti e morbidi di cuore il pensiero di aver consumato quanto pescato. 
Oltre non saprei aggiungere per descrivere in grandi linee questa rilassante ed antica tecnica di pesca.. 

Ovviamente ringrazio Davide (Dado89) per le foto e per le nozioni tecniche che avete letto in questo post, senza il cui aiuto avrei dovuto studiare molto di più :)
Per il resto, nasi storti o no, è anche questa una tecnica di pesca, un modo di rimanere in contatto con il nostro elemento preferito..

Il mare di fronte, il cielo sopra ed una canna (DA PESCA) tra le mani ;O)

sabato 3 novembre 2012

too many fishermen in the tournament

Di Emmanuel Chapalain ne avevamo parlato in questo spazio fin dagli esordi, questo pazzo bretone di cui posso dire di essere amico ha sempre avuto il cuore nel mare o il mare nel cuore, amante del vento e di tutto quello che puzza di sale, oltre a essere un vero artista Chap come mi piace chiamarlo è una persona con cui passare delle serate incredibili di cui ultimamente sento veramente la mancanza, l'altro giorno ho avuto il piacere di ricevere le foto di due delle sue ultime opere, acrilico su alluminio aereonautico 100cm x 90cm 
il titolo direi fantastico

Too Many Fishermen in the Tournament 





per chi volesse immergersi nell'arte di Chapalain consiglio di dare uno sguardo a molte delle sue opere nel sito ufficiale esattamente a questo link 



giovedì 1 novembre 2012

What You Think About?

Dress your Rust!




Shot By C.V.! ;) 

The LureTest By Santiago

Passato il momento ODIO IL MONDO eccomi di nuovo qua a imbrattare di inchiostro virtuali questi fogli, quella che vi presento oggi è una novità interessante perché rappresenta una specie di evoluzione di questo nostro gioco, perché questo spazio è comunque una passione e un gioco per noi anche se spesso necessita molto tempo, bando alle ciance ed eccovi qua sotto il primo video prodotto dalla Rusty Crew Bastards BuenaVista Social Club aka  Fishing Snuff Videos, il primo della serie è concepito, ideato, creato e partorito dalla mente malata e ossidata del nostro uomo delle lagune, Gianluca Sulas AS Santiago a cui vanno i miei più grandi complimenti per il lavoro svolto. I video di questa serie cercheranno di mostrare più chiaramente possibile le esche artificiali di cui siamo drogati, spero che la cosa vi possa interessare perché come sempre noi ci divertiamo molto e continuiamo proprio per questo, il primo protagonista di questa serie è il DUO Rough Trail 130S  ma molti altri arriveranno presto Basta Seguire il Nostro Canale Ufficiale su YOUTUBE 



Buona Visione