Sono un forte sostenitore del fatto che il confort in pesca si traduca molto spesso in una maggiore godibilità della battuta e condivido appieno la filosofia che abbiamo importato dai nostri colleghi moschisti che dell'abbigliamento e degli accessori hanno fatto un'esigenza irrinunciabile.
E' chiaro che per riuscire a stare immersi sino alla cintola in un torrente o un fiumiciattolo di montagna con l'acqua a 3 gradi siano necessarie delle dotazioni specifiche (ed è proprio da questa tecnica che arrivano i nostri waders, le scarpe da wading e tantissimo altro) ma è anche vero che gli stessi problemi li incontra chi si spari due ore di navigazione in barca dalle 4 del mattino, magari a dicembre o novembre, o chi rimanga in pesca ad agosto per oltre 13 ore sotto il sole cocente, affrontando, dall'alba al tramonto, escursioni termiche nell'ordine dei 25 gradi e più.
In queste condizioni diventa realmente molto importante l'abbigliamento e diventano importantissimi degli accessori apparentemente insignificanti che invece sempre più spesso si rivelano fondamentali.
Tra le cose che non lascerei mai a casa e tra le prime che mi assicuro di aver messo in borsa prima di ogni uscita in barca oggi vi sono alcuni oggetti che sino a qualche anno fa non avrei mai considerato importanti.
Il primo è di certo un paio di occhiali con lenti polarizzate, indispensabili per riuscire a resistere al riverbero della superficie marina per tutta una giornata di pesca, il secondo è senza dubbio il BUFF.
Per chi non lo conoscesse (mi capita che spesso qualcuno mi domandi cosa sia) il Buff non è qualcosa per darsi un'aria da duri ma un accessorio nato agli inizi degli anni 90 in Spagna da un'idea di Joan Rojas, un imprenditore tessile con la passione del motociclismo. Realizzato da un semplice tubolare senza cuciture (prodotto con macchinario brevettato da J.R.), con materiali anallergici più o meno pesanti, dal tessuto tecnico in micro poliestere alla lana merino.
E' particolarmente indicato per qualsiasi sport outdoor, dal motociclimo allo sci, ma in verità nel nostro in particolare trovo sia quasi indispensabile, almeno per me.
Resistente ai raggi UV, traspirante, in tessuto antivento che scherma contro l'aria fredda, funziona da bandana, da fasciacollo o come un quasi passamontagna.
Poiché proteggere la gola ed il viso dal vento gelido o la testa dai raggi del sole equivale a riuscire a prolungare la permanenza in mare o ad affrontare la giornata senza sofferenze fisiche oggi è molto raro vedere foto di pesca scattate nelle bianchissime spiagge tropicali in cui il pescatore non ne indossi uno..
Spesso siamo portati a pensare che dietro la scelta di indossare un capo tecnico vi sia la fissazione di "fighettare" un pò ma non è così.. Proprio in pesca, proprio tra le onde o sotto il sole niente a volte fa la differenza quanto un piccolo accessorio..
Maledetto! Appena ho visto il post, non ho resistito ad ordinarne due (che sono appena giunti sulla mia scrivania) :)
RispondiEliminaVedrai che presto ti renderai conto che quello che è scritto nel post corrisponde a verità, soprattutto nelle fredde mattinate invernali o primaverili.. ;)
RispondiEliminatmf