"Once i had a little game..." così cantava Jim Morrison nell'omonima canzone. Ovvio che trattavasi di ben altro "piccolo gioco" rispetto ai nostri "small silicon lures". Si carissimi.... il rock fishing prende piede. Il Rock fishing Japan Style è figlio di quel concetto tipicamente nipponico che intravede in ogni sfumatura delle varie discipline alieutiche solo e solamente il puro divertimento. Ad occidente c'è sempre qualche riserva nel valutare positivamente certe tecniche che trascendono i soliti schemi. Eppure questa tecnica, se ben interpretata, ci consente di catturare tutte quelle specie che fino a qualche tempo fa potevamo insidiare solamente praticando la pesca al tocco. Ma il sogno proibito di chi ama giocare piccolo è sempre lei....
Catturare un'orata con un'esca finta era qualcosa che capitava in modo saltuario.
Poteva succedere che recuperando il nostro minnow ci ritrovassimo attaccata un'orata ma questo rappresentava un evento eccezionale. La vera sfida del Rock Fishing Mediterraneo è rendere questa casualità una certezza. Sarebbe, sicuramente, chiudere uno degli anelli mancanti nel panorama della pesca con le esche finte.
L'impresa non è semplice ed uno dei segreti sta nel trovare il giusto aroma con cui costruire le esche siliconiche. Ci sono ancora molte cose da scoprire sulla questione Rock Fishing, ma ci sono già alcune certezze tecniche che forniscono la base su cui improvvisare.
Alcune aziende si stanno specializzando nella produzione e distribuzione di esche e canne completamente dedicate al rock fishing. L'attrezzatura deve essere selezionata con cura, gestire esche che pesano pochi grammi con canne e fili inadeguati significa lanciare le esche sui nostri piedi, per cui tutto deve essere studiato per il leggero.
Questa tecnica di pesca ci consente di insidiare spigole, saraghi, scorfani, bavose, ghiozzi, mormore,gallinelle, ecc.
Affronteremo in un percorso che si svincola in più parti la tecnica e le attrezzatura adatte allo scopo.
Stay Tuned!