Mi è capitato ultimamente di tornare a casa per prendere la fotocamera dimenticata, come se fosse una canna o un mulinello, e questo mi ha fatto riflettere su quale in effetti sia il vero scopo delle nostre battute di pesca. Indubbiamente la speranza della cattura in sè costituisce un fortissimo stimolo ma quanto realmente ci importi della cattura e quanto del ricordo che serberemo di quella battuta a volte non riusciamo più a comprenderlo.
Così spessissimo, nonostante i nostri avversari si mostrino frenetici e sembra che non aspettino altro che noi gli si lanci addosso qualsiasi artificiale, ci troviamo a bighellonare con la fotocamera cercando di catturare un ricordo nella migliore delle sue immagini. Una roccia, un profilo, una spiaggia, un'onda o un pesce..
Lo stesso capita quando ci attardiamo, scatto su scatto, costringendo il nostro compagno di pesca a tenere tra le mani la SUA preda per regalargli una foto che GLI ricordi, ogni volta che la guarderà, le sensazioni appena provate.
Sempre più spesso quindi la prima passione lascia il passo ad una seconda che nasce poco alla volta e diventa trainante per la prima.
In Scott Donaghe questo è esattamente quello che è successo. La passione per la fotografia crescendo è arrivata a competere con quella per la pesca sino a fondersi con essa per riuscire a convivere senza interferire.
Scott Donaghe è, come la maggior parte dei suoi colleghi, cronologicamente prima un pescatore a mosca e poi un fotografo e questo rafforza ancora di più la convinzione che quasi sempre dietro un bravissimo fotografo di pesca si nasconde un moschista.
E' un fatto quello che i loro occhi, meglio dei nostri, riescano a fermare immagini che, forse a causa della frenesia di una tecnica ancora troppo legata alla necessità della cattura, o perchè spesso le condizioni meteo in cui ci troviamo non concedono tantissimo spazio, noi non riusciamo a cogliere.
Fa nulla, l'importante è che qualcuno quelle immagini le fermi, con perizia, con arte, con competenza e passione ma soprattutto con lo stesso amore con cui ci vengono regalate dalla natura.
La "babbo natale" con cui divido il mio viaggio su questo pianeta ha capito che avrei voluto una reflex digitale e me l'ha fatta trovare sotto l'albero che anche quest'anno non ho fatto, per cui proverò a cercare di sfatare quanto sopra cercando di cogliere qualcuna delle tantissime immagini che il mare mi regala ogni volta.
Sinceramente non credo che questa seconda passione in erba potrà mai mettere a rischio la prima ormai talmente radicata da condizionare moltissimi aspetti della mia vita soprattutto perchè non credo di avere il talento di artisti come Scott Donaghe ma ce la metteremo tutta.
Intanto nell'attesa e nella speranza che questo succeda voi potrete godervi lo spettacolo delle sue, di foto, disponibili sul sito scottdonaghe.com
ed alcuni dei suoi articoli
Tutte le foto pubblicate in questo post provengono
da www.scottdonaghe.com
Così spessissimo, nonostante i nostri avversari si mostrino frenetici e sembra che non aspettino altro che noi gli si lanci addosso qualsiasi artificiale, ci troviamo a bighellonare con la fotocamera cercando di catturare un ricordo nella migliore delle sue immagini. Una roccia, un profilo, una spiaggia, un'onda o un pesce..
Lo stesso capita quando ci attardiamo, scatto su scatto, costringendo il nostro compagno di pesca a tenere tra le mani la SUA preda per regalargli una foto che GLI ricordi, ogni volta che la guarderà, le sensazioni appena provate.
Sempre più spesso quindi la prima passione lascia il passo ad una seconda che nasce poco alla volta e diventa trainante per la prima.
In Scott Donaghe questo è esattamente quello che è successo. La passione per la fotografia crescendo è arrivata a competere con quella per la pesca sino a fondersi con essa per riuscire a convivere senza interferire.
Scott Donaghe è, come la maggior parte dei suoi colleghi, cronologicamente prima un pescatore a mosca e poi un fotografo e questo rafforza ancora di più la convinzione che quasi sempre dietro un bravissimo fotografo di pesca si nasconde un moschista.
E' un fatto quello che i loro occhi, meglio dei nostri, riescano a fermare immagini che, forse a causa della frenesia di una tecnica ancora troppo legata alla necessità della cattura, o perchè spesso le condizioni meteo in cui ci troviamo non concedono tantissimo spazio, noi non riusciamo a cogliere.
Fa nulla, l'importante è che qualcuno quelle immagini le fermi, con perizia, con arte, con competenza e passione ma soprattutto con lo stesso amore con cui ci vengono regalate dalla natura.
La "babbo natale" con cui divido il mio viaggio su questo pianeta ha capito che avrei voluto una reflex digitale e me l'ha fatta trovare sotto l'albero che anche quest'anno non ho fatto, per cui proverò a cercare di sfatare quanto sopra cercando di cogliere qualcuna delle tantissime immagini che il mare mi regala ogni volta.
Sinceramente non credo che questa seconda passione in erba potrà mai mettere a rischio la prima ormai talmente radicata da condizionare moltissimi aspetti della mia vita soprattutto perchè non credo di avere il talento di artisti come Scott Donaghe ma ce la metteremo tutta.
Intanto nell'attesa e nella speranza che questo succeda voi potrete godervi lo spettacolo delle sue, di foto, disponibili sul sito scottdonaghe.com
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