E' una strana annata questa, una come non ne ricordavo da tanto. Mare tanto implacabile e furioso in un versante, quanto immobile nell'altro.
Onde enormi e venti quasi sempre oltre i trenta nodi ci hanno tenuto inchiodati con i piedi per terra ed impossibilitati spesso anche a lanciare i nostri artificiali tra quelle montagne d'acqua. E' qualcosa che non credevamo sarebbe mai arrivato, l'effetto dello scombussolamento climatico tanto gridato dagli scienziati che negli anni 80 ne preannunciavano l'inevitabilità.
I piedi per terra ed una canna tra le mani, facendo finta di tentare qualche lancio, ci troviamo spesso a vagabondare lungo le nostre coste ora troppo battute dal mare ora troppo quiete.
Nessuna cattura, soltanto qualche scatto a ricordo dei cappotti scippato al mare con il cellulare o con la macchinetta ma solo per ricordarci che il mare non sempre è cattura ma molto più spesso e immagini, suoni ed odori..
Giriamo tanto, corriamo, vagabondiamo, annientandoci nel lavoro, affogandoci di carte ma sempre, per fortuna, torniamo al mare.
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