Ci sono nomi nella storia dello spinning in Italia che ne hanno scritto le pagine più importanti. Sono pochi, davvero pochissimi i veri precursori della tecnica, nonostante oggi in tantissimi dichiarino di aver iniziato all'alba dei tempi.
E' da questi pochi, pochissimi uomini e dalla loro volontà di condividere le proprie scoperte che ha avuto inizio la questa strana tribù di pescatori che oggi accomuna tanti di noi: gli spinners.
Alessandro Idini è senza ombra di dubbio uno dei nostri "padri fondatori", uno di quelli, i pochi, che per primi sperimentarono la tecnica affinandola ed applicandola alla ricerca di specie differenti dall'amatissima spigola. A lui dobbiamo moltissimi tutorial sparsi per la rete che oggi raccolgono i fondamentali dello spinning, tantissimi e chiarissimi articoli nonché la nascita del forum che ancora oggi rappresenta un'enciclopedia per tutti gli spinners, Seaspin, di cui è stato co-fondatore.
Il primo dei link che da sempre consigliamo ai nostri visitatori è proprio quello che riconduce al suo blog sino alla scorsa settimana purtroppo fermo. A volte il lavoro e gli impegni della quotidianità diventano talmente schiaccianti che, nonostante il grandissimo amore per lo sport ed il desiderio di condividere ed informare, non si riesce a trovare il minimo tempo utile per tenere il proprio spazio web aggiornato (e mai come in questo periodo posso comprendere le motivazioni dato che neanche noi siamo riusciti).
Sfogliando le pagine del blog di Alessandro Idini, ho visto con piacere che qualcosa si muove e che Alessandro ha ripreso la sua chiarissima e piacevolissima opera di divulgazione aggiornando con alcuni brani, "Tecniche di pesca con gli artificiali nel Mediterraneo" che personalmente spero continuino a venir pubblicati senza interruzione.
Venticinque anni fa non c'era internet, non c'erano i social network su cui condividere le nostre catture, non si acquistava in Giappone, non esistevano le tantissime ed insostituibili esche a cui oggi non sapremmo più rinunciare.. Niente business, soltanto le onde e la voglia di prendere pesce come "qualcuno" riusciva a fare.. Non so se tra le voci che circolavano alcune riguardassero Alessandro e non so se lui fosse tra quegli sperimentatori di cui si sentiva raccontare nei negozi puzzolenti di arenicola e bibi in cui alla fine degli anni 80 noi cercatori di esche in balsa venivamo guardati come marziani, pazzi illusi e sconclusionati.. Non lo so.. Di certo questo mio post è per me l'occasione di ringraziare Alessandro per quanto fatto sino ad oggi e per la sua grandissima disponibilità a trasmettere ed insegnare il rispetto per il mare ed i nostri antagonisti.
Buona lettura a tutti..