venerdì 8 aprile 2016

Shimano Green Line: Closer to Nature, Closer to People



Fa sempre bene poter partecipare ad iniziative finalizzate alla conservazione o al recupero dell'ambiente ed ancor di più quando a promuovere queste iniziative è un colosso, una multinazionale, che immagineremmo lontana da queste tematiche.

Ho accolto pertanto con piacere l'invito dell'amico Pierluigi a far rimbalzare l'iniziativa promossa da Shimano e denomintata Campagna Green Line.



In cosa consiste?
Shimano Italy Fishing punta a ridurre il più possibile l'inquinamento causato dalle bobine di filo vuote abbandonate, dai pescatori "distratti", sulle rive e lungo i corsi d'acqua.
In tutti gli Shimano shop aderenti all'iniziativa verrà esposto da aprile ad agosto 2016 un totem in cui potremo conferire le bobine di filo da pesca una volta utilizzato il prodotto. Tali scarti verranno raccolti e conteggiati da una cooperativa no-profit che  si farà anche carico del riciclo dei materiali ed ogni 5000 bobine recuperate Shimano indirizzerà 1.000 euro ad organizzazioni impegnate nel campo della salvaguardia delle acque e della fauna ittica. A fianco di questa iniziativa Shimano si impegna inoltre a donare l'1% (che nel caso di un colosso di questa dimensione è tantissimo) di quanto fatturato in tutto il 2016 nella categoria monofili.

A partire dal prossimo luglio e sino ad agosto incluso tutti i partecipanti all'iniziativa saranno invitati ad indicare a quale associazione no-profit impegnata nel nostro settore vorrebbero devolvere quanto raccolto e dopo averne selezionate tre, Shimano inviterà i propri clienti a votare su Shimano Fish Network una soltanto delle tre che riceverà l'intero importo..  

Come affermato durante il World Economic Forum, secondo alcuni studi (ottimistici) nel 2050 in mare ci saranno meno pesci che plastica.. 

                                                                     foto di legambiente

"Closer to Nature, Closer to People" è il motto di queste iniziative volte a sensibilizzare i consumatori rendendoli parte attiva nel processo di salvaguardia e recupero..

Perchè proteggere e pulire anche dove altri meno attenti hanno sporcato è compito di ognuno di noi.. 



1 commento:

  1. approvo in pieno che le ditte produttrici di articoli per la pesca appoggino una linea green....ma dopo anni, tanti, di pesca
    credo che non sia possibile lasciare l'iniziativa al singolo pescatore, il problema va risolto alla radice, commercializzando prodotti il più possibile ecocompatibili, biodegradabili e riciclabili. Il singolo non ha la sensibilità di capire che lasciare sporcizia lungo i fiumi, sulle spiagge o nelle scogliere danneggia solo se stesso; starlight e bustine, scatole per i vermi, fili, piombi per non parlare di cicche di sigaretta ecc....la campagna da fare deve essere immediata e pesante, le soluzioni ci sono, alcuni esempi: artificiali biodegradabili, scatole per vermi non monouso magari in legno o metallo, micro led per galleggianti e cimini ecc..... oltre a maggiori controlli, con multe pagabili (non cifre stratosferiche che poi nessuno paga)... su chi abbandona rifiuti di ogni genere , per non parlare di aver la voglia di mettersi maschera e pinne, o stivali e guanti per pulire le nostre coste e i nostri fiumi, non siamo ancora a livello delle isole Midway, ma quest'anno dopo tanti sono tornato in Sardegna, mare meraviglioso , pesci zero e dico zero, ma sulle bianche spiagge con un acqua meravigliosa, tanta ma tanta ma tanta PLASTICA....
    ettore

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