Bhè..
A volte serve una doccia fredda per risvegliarsi dall’apparente torpore, più o
meno voluto e cercato, in cui ci si è rintanati.. Abbiamo rallentato moltissimo
le pubblicazioni su questo spazio ed oggi siamo ben lungi da quando noi si scriveva un pezzo
al giorno.. Perchè? Per liberarci un po’ da strane voci messe in giro ad arte..
Ci siamo allontanati consapevolmente, non per stanchezza o perché la nostra passione si fosse in qualche modo affievolita ma perché qualcosa stava cambiando nel web minacciando di farci
diventare parte di un meccanismo in cui mai avremmo voluto entrare. Lo abbiamo fatto proprio perché siamo stati sempre liberi di scrivere ciò che ci
pareva e come ci
piaceva cercando di non offendere nessuno, evidenziando il meglio in ogni
prodotto di cui raccontavamo e soprattutto cercando di accontentare tutti, noi
stessi e chi ci leggeva inprimis grazie proprio alla libertà di esprimersi che ha chi non questo non lo fa
per mestiere.
Non nego che da tempo cercavo lo spunto per poter riprendere e finalmente la tanto attesa doccia fredda di cui, sono certo,
ognuno di noi pescatori sportivi/ricreativi sta parlando e di cui avrebbe fatto
volentieri a meno.. Non mi riferisco alla doccia gelata finalizzata alla
raccolta fondi per la cura della SLA, no purtroppo.. Se parlassimo di ricerca e
donazioni staremmo disquisendo di un argomento serio e di una raccolta di
denaro che mira al miglioramento delle condizioni di vita della nostra specie..
Stiamo ragionando di altro in questi giorni tra di noi pescatori, nei negozi,
nelle nostre chat, su wapp e su FB, dei rumors che circolano intorno alla
possibilità/minaccia di tassare il nostro hobby.
Che noi si viva ormai in un
mondo rovesciato, come dicono in tanti, è chiaro da tempo.. Un mondo in cui un
governo composto per la stragrande maggioranza da personaggi inquisiti e più o
meno condannati legifera esclusivamente per difendere se stesso dagli stessi
crimini che i suoi rappresentanti commettono. Viviamo in un paese sommerso da
immondizie e detriti, accettiamo (senza possibilità di replica ed opposizione)
che scorie radioattive e scarti di armi nucleari vengano affondati e poca
distanza dalle nostre spiagge.
Abbiamo imparato che la nostra voce non conta
nulla, abbiamo imparato a sopportare valanghe di menzogne quotidianamente,
abbiamo sopportato le miserabili elemosine che ci venivano elargite nella
nostra sempre più povera ciotola mentre qualcun altro ci toglieva le scarpe..
Assistiamo a tutto e tutto ci facciamo piacere noi italiani popolo di poeti e
sognatori oltre che cialtroni e furfanti.. Così vediamo tecnici chiamati a
salvarci che distraggono fondi destinati ad opere umanitarie, ministruncoli
miliardari che con una legge malconcia sprofondano decine di migliaia di
persone nella povertà, sindaci che governano tweettando selfie dalla dubbia
apprezzabilità, presidenti che preferiscono trattare con i criminali evasori
piuttosto che dar voce alle reali esigenze di un paese esanime.. Noi pescatori
e prima di tutti cittadini di questa nazione abbiamo sopportato di tutto in
questo paese stravolto dalla follia che inventa ogni giorno un nuovo balzello
per sottrarci serenità e ricchezza. Accettiamo il suicidio degli imprenditori
come una “normale” conseguenza della crisi che noi non abbiamo provocato
sentendocelo definire da qualche ricco, immorale e grasso politicastro come un
“gesto di viltà” nei confronti della società civile.. Di tutto..
Consegniamo il
60% dei nostri guadagni agli esattori che per conto di questa gente oggi
esigono ciò che diventato peggio di un pizzo non restituendoci nulla, né
benefici né serivizi a cambio..
Potremmo elencare per ore i cancri che affliggono questo paese orribile in cui
ci troviamo costretti a vivere (ancora per poco spero) e non basterebbero mille
pagine e centinaia di migliaia di parole. Da due giorni l’ultima grande trovata
ci riguarda davvero da vicino e ce lo aspettavamo anche un po’ dopo il famoso
censimento.. Un tale, uno dei tanti
politici di professione, di quelli che saltano da una carrozza ad un’altra, da
un partito ad un altro mantendo la propria posizione ma cambiando in
continuazione le convinzioni politiche e che oggi sta su quella del partito che
finge di governare l’Italia, ha deciso di proporre una legge che porta il suo
nome e che dovrebbe a suo dire risolvere i problemi del settore ittico e del
comparto legato al suo sfruttamento.
Tra i punti di questa legge un paio
riguarderanno noi in particolare, nella misura in cui ci verrà richiesto con
buona probabilità un ennesima tassa per foraggiare proprio i
professionisti, quei professionisti che dell’impoverimento delle risorse
ittiche sono i maggiori responsabili.
Se vivessimo in un paese civile, se
vivessimo in uno di quelli in cui le politiche agricole si occupano davvero
dello sfruttamento delle risorse del territorio con intelligenza tutto questo
avrebbe un senso.. Lo avrebbe se il denaro corrisposto a fronte di una pseudo
licenza servisse a controllarlo questo territorio, a pattugliare le coste, a
consentire alle motovedette della Guardia Costiera di avere gasolio nei
serbatoi dei propri mezzi per poter intervenire contro i trasgressori ogni
qualvolta chiamati da uno di noi.. Avrebbe un senso pagare se vedessimo scomparire
i rezzagli ed i palamiti dal sottocosta proprio in mezzo ai piedi dei
bagnanti, se ogni tanto incontrassimo
un guardapesca tra i boschi a controllare le autorizzazioni, se vedessimo gli
stessi cacciare le orde di affamati extracomunitari ed italiani che svuotano i
laghi da persici, bass e carpe per raggranellare qualcosa da mangiare o da
vendere a gente ancora più disperata.. Avrebbe un senso, e pagherei volentieri, se questo ministero ripopolasse con il mio denaro gli stock ittici, se abolisse
la pesca a strascico. Sarei felice di svenarmi per l’ennesima assurda
tassa/furto se quanto raccolto non venisse utilizzato per aprire un nuovo fronte
burocratico in cui piazzare qualche altro parente ed amico con uno stipendio da
favola a tempo indeterminato.
Se mi dicessero che il mio denaro servirà a fare
informazione nelle scuole, sensibilizzazione nelle federazioni sportive, sulle
riviste di settore, tra i produttori e distributori di esche e materiali da
pesca.. Sarebbe un sogno essere certi che chi ci sta accanto in scogliera o in
spiaggia sia adeguatamente informato e
che i nostri diritti di buoni contribuenti siano tutelati da un sistema
funzionante.. Non sentire il boato delle bombe dei bombaroli, non vedere i
fondali devastati, non dover scansare con i miei jig le bolle dei sub che
indisturbati stanno raccogliendo a 60 metri il pesce a fucilate, non vedere
carnieri di decine di spigole da 10 cm tanto nessuno verifica le misure minime..
Poi se tutta questa mirabolante idea fosse scaturita da una mente con una
preparazione, dopo studi di settore finalizzati alla tutela piuttosto che allo
sfruttamento dei contribuenti, magari con una formazione scientifica, magari da
un giovane laureato e non da un politico sessantenne, magari da un biologo
marino con le idee chiare e la cultura adeguata.. Bello se poi tutto non fosse
dichiaratamente finalizzato ad alimentare proprio chi il problema lo ha causato
negli anni. Ricordiamo che moltissime specie, grazie alla pesca a strascico
indiscriminata sono scomparse dal sottocosta
mentre alcune sono scomparse e basta.. Ricordiamo che la maggior
parte del pescato di quelli che definiamo “professionisti” ritorna, morto, in mare perché ritenuto “senza valore commerciale” nonostante perfettamente
commestibile. Ricordiamo che il mercato ci IMPONE l’acquisto di pesce allevato ad antibiotici a danno di quello azzurro pescato che spesso finisce in farine e mangimi per allevamenti.
Ricordiamo
quanta merda da sistemare ci sarebbe in questo comparto prima di tendere la
mano chiedendo ancora l’ennesima tassa a vecchi, bambini, ragazzi e gente che
pur di stare un po’ tranquilla si allontana dal frastuono cercando riparo tra
le onde o i monti. Sarebbe.. sarebbe.. sarebbe..
Quanti sarebbe ci sono in
questo pezzo.. Non ho mai voluto tediare nessuno con le mie lamentazioni politiche ma se la politica entra a casa nostra
qualcosa ci tocca fare.. Ovviamente non posso dire che il balzello non debba essere
pagato perché non tocca a me, non posso dire che io non lo pagherò perché non
lo so ma posso di certo sostenere che in questo paese di merda non si finisce
mai di restare stupiti. Auspico però che tutti noi sportivi ricreativi ci si
riunisca attraverso i social, le riviste, i blog ed i forum per decidere tutti
insieme cosa fare e farlo insieme come un solo organismo senza subire questo
ennesimo atto di prepotenza politica..
..tanto, come diceva il grande Totò in "47 morto che parla"
E IO PAGO!!